BRUXELLES - Dall'assalto di Pechino all'autonomia di Hong Kong, al 'mancato rispetto' di alcuni impegni commerciali da parte della Cina, con conseguenze economiche importanti, alle varie 'asimmetrie' che preoccupano nei rapporti col Dragone: sarà questo il piatto forte della discussione dei ministri degli Esteri dei 27 alla videoconferenza di domani, secondo quanto spiegano fonti Ue. I ministri analizzeranno la legge sulla sicurezza per Hong Kong per concordare un'eventuale reazione comune. Ma la discussione sarà dedicata a uno spettro molto più ampio di argomenti, anche in vista di un vertice Ue-Cina, tra i presidenti di Consiglio e Commissione, Ursula von der Leyen e Charles Michel, col premier cinese Li Keqiang, che in linea di massima si dovrebbe tenere tra tre settimane - anche se la data è ancora tutta da confermare - e del summit dei 27 leader Ue col presidente Xi Jinping, dal 13 al 15 settembre, a Leipzig, in Germania, nel quadro della presidenza di turno tedesca del Consiglio Ue.
"Il popolo siriano ha dovuto attingere a straordinarie riserve di resilienza nel corso del conflitto", ha affermato Borrell. "Le sanzioni dell'Ue riguardano i responsabili delle loro sofferenze, i membri del regime siriano, i loro sostenitori e imprenditori che la finanziano e beneficiano dell'economia di guerra - prosegue -. L'Ue è determinata a continuare a sostenere il popolo siriano e rimane impegnata a utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per cercare una soluzione politica al conflitto a beneficio di tutti i siriani e porre fine alla repressione in corso". Il Consiglio ha inoltre rimosso dall'elenco due persone e una società che hanno interrotto il loro comportamento sanzionabile, nonché due persone decedute. L'elenco include ora 273 persone colpite sia da un congelamento delle attività che da un divieto di viaggio e 70 entità soggette a un congelamento delle attività.
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