Fca-Psa: Landini, mi auguro non ci sia chiusura impianti

BRUXELLES - "Questo problema può esserci, io sto alle dichiarazioni ad oggi fatte in cui entrambi i soggetti hanno dichiarato che non ci sarebbe chiusura di stabilimenti. Siccome come dicono dalle mie parti è bene fidarsi fino a mezzogiorno e siamo arrivando verso e le 13 è meglio che questa discussione la si faccia con progetti, con piani". Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini oggi al Parlamento europeo a Bruxelles a chi gli chiedeva se fosse preoccupato del fato che la fusione Fca-Psa possa avere delle ripercussioni negative sugli stabilimenti in Italia. "Progetti e piani per capire che tipo di produzioni si fanno, cosa vuol dire e quali funzioni possano avere - aggiunge Landini -, perché già adesso in Italia una delle preoccupazioni che abbiamo" è che "buona parte delle attività sono anche sostenute dalla presenza di cassa integrazione".

Landini precisa che "c'è una capacità produttiva in Italia che non è sfruttata" spiegando che "potenzialmente potresti fare ben oltre un milione di auto" mentre "oggi ne stai producendo molto meno e questo è sicuramente un tema che va affrontato e discusso". In questo contesto per il segretario della Cgil il tema "non va lasciato solo alle imprese, ma c'è bisogno anche di un intervento del governo visto tra l'altro che per quello che riguarda la Francia la presenza del governo come è noto c'è e si fa sentire anche in modo molto preciso".

Sulle elezioni in Emilia Romagna e le conseguenze del voto Landini ha commentato connversando con i giornalisti "Da cittadino italiano ed emiliano mi auguro che vadano a votare in tanti, visto che alle ultime elezioni regionali aveva votato solo il 37% dei cittadini e non tutti avevano capito il messaggio. Quindi la prima cosa importante che io vedo è recuperare una dimensione di partecipazione alla vita politica che è un fatto importante". 

"Dopodiché come è noto io sono rispettoso di quello che ogni singolo cittadino pensa, credo che sia importante che sia chiaro a tutti che non alla fine di quelle elezioni eleggiamo il presidente della Regione, non è che eleggiamo qualcos'altro, - prosegue - e dunque è molto importante che si discuta della qualità della vita, su come è stato governato, le cose fatte o i progetti che possono essere realizzati".