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Ue, 'stiamo studiando' memorandum intesa Turchia e Libia

Nessuna convocazione ambasciatore libico a Bruxelles. Commissari ad Ankara

Ue, 'stiamo studiando' memorandum intesa Turchia e Libia

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Ieri abbiamo visto il testo" sul controverso accordo in materia di cooperazione militare e di sicurezza, tra la Libia e la Turchia e "lo stiamo studiando attentamente per vedere le implicazioni". Lo ha reso noto uno dei portavoce della Commissione europea a chi gli chiedeva ragguagli in merito al memorandum di intesa. Quanto alla possibilità di convocare l'ambasciatore libico a Bruxelles, lo stesso portavoce ha aggiunto: "no".

"Non commentiamo le decisioni di altri Stati membri di decidere se espellere o meno alcuni diplomatici", ha poi precisato lo stesso portavoce a chi gli chiedeva un commento sulla posizione della Grecia che ha annunciato l'espulsione dell'ambasciatore libico ad Atene. "Il governo di Sarraj è stato riconosciuto dalla comunità europea e Sarraj è nostro partner e con lui dobbiamo avere contatti", ha poi risposto ad un giornalista che si poneva l'interrogativo se 'l'Ue può ancora avere fiducia sul governo di Tripoli' e se questo 'è ancora legittimo'.

Nel frattempo, il vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo, Margaritis Schinas, e la commissaria agli Affari Interni, Ylva Johansson, sono oggi in visita ad Ankara, nella prima missione in Turchia di rappresentanti delle nuova Commissione Ue guidata da Ursula von der Leyen. La delegazione di Bruxelles incontrerà il presidente Recep Tayyip Erdogan, il suo vice Fuat Oktay, il ministro dell'Interno Suleyman Soylu, il viceministro degli Esteri e direttore per gli Affari Europei Faruk Kaymakci e il vicepresidente del Parlamento Levent Gok. I colloqui, riferisce la delegazione Ue ad Ankara, saranno focalizzati sulla cooperazione nel campo delle migrazioni. Il vicepresidente Schinas e la commissaria Johansson visiteranno inoltre la Grande assemblea nazionale di Ankara, dove deporranno una corona di fiori in memoria delle vittime del fallito colpo di stato del 15 luglio 2016, durante il quale l'edificio venne bombardato.

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