Rubriche

Centeno, no austerity con rallentamento, non ripetiamo errori

'Patto di stabilità deve diventare più semplice'

Centeno, no austerity con rallentamento, non ripetiamo errori

Redazione Ansa

BRUXELLES - "All'interno dell'Eurogruppo sta emergendo un consenso sul fatto che gli Stati membri dovrebbero cooperare di più quando c'è un crollo dell'economia: non dovremmo prendere misure di austerità, che rendono peggiore la situazione, non dobbiamo fare gli stessi errori del passato": lo ha detto il presidente del'Eurogruppo Mario Centeno parlando alla commissione Econ del Parlamento Ue. "Le risposte" di bilancio dei Governi "devono essere differenziate, e dove possibile devono essere accomodanti se i rischi al ribasso si materializzano", ha aggiunto.

Le regole del Patto di stabilità sono "difficili da capire", servono "variabili osservabili" per "rendere la vita più facile ai nostri ministri dell'economia", quindi "sulla base del contributo degli esperti del Fiscal board e di altri dibattiti, credo che possiamo discutere un set di regole più trasparenti e facili da comunicare", lo sottolineato ancora Centeno, spiegando che "anche se siamo in una situazione dove le regole hanno avuto successo, non è avvenuto senza critiche su come la Commissione Ue le abbia applicate". E "dobbiamo evitarlo in futuro".

Nella riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes, ovvero l'ex fondo salva-Stati) "non c'è nessuna ristrutturazione automatica" del debito, "anzi, al contrario, stiamo riprogettando, ridisegnando e proponendo nuovi strumenti per impedire l'effetto contagio che si è verificato nella crisi del 2009-2010", ha detto il presidente dell'Eurogruppo, Mario Centeno, rispondendo all'eurodeputato della Lega Antonio Maria Rinaldi durante l'audizione al Parlamento Ue. Rinaldi metteva in luce i rischi della riforma del Mes, con le clausole di ristrutturazione sul debito, e lamentava che i Parlamenti non fossero stati consultati sulle decisioni già prese dell'Eurogruppo sulla riforma dello strumento. Centeno ha spiegato che il nuovo trattato Mes "l'anno prossimo dovrà essere ratificato da tutti i Paesi, dall'organo preposto", e quindi è quella la sede per discuterlo nei parlamenti nazionali. "In quel dibattito emergeranno i vari elementi e noi speriamo sia ratificato da tutti", ha aggiunto.

Il Mes "è stato uno strumento molto importante per superare le difficoltà della crisi" di questi anni, e "se 10 anni fa avessimo avuto già uno strumento come l'Esm, posso garantirle che avremmo potuto gestire la crisi molto meglio", ha poi chiarito.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it