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Fisco: Corte Conti Ue boccia controlli anti-evasione sul web

Bruxelles debole a prevenire frodi Iva, Stati poco collaborativi

Fisco: Corte Conti Ue boccia controlli anti-evasione sul web

Redazione Ansa

BRUXELLES - I controlli dell'Ue per prevenire le frodi fiscali nel commercio elettronico "sono insufficienti" e la corretta riscossione dell'Iva e dei dazi doganali non è ancora efficace. E' la denuncia della Corte dei Conti Ue contenuta in una relazione sull'e-commerce pubblicata oggi.

I controlli sul commercio elettronico effettuati dalle autorità fiscali nazionali "sono deboli" e l'attività di supervisione di Bruxelles "è insufficiente", sottolineano i revisori dei conti Ue, puntando il dito sull'incapacità dell'esecutivo comunitario di "prevenire abusi come la deliberata svalutazione dei prodotti" al di sotto dei prezzi previsti per l'applicazione dell'Iva.

Anche la cooperazione internazionale per garantire la riscossione dell'Iva sul web "non è ancora pienamente sfruttata", con un dialogo carente tra gli Stati membri, "incapaci di fornire stime valide e comuni del divario dell'Iva", cioè la differenza tra ciò che dovrebbe essere raccolto e ciò che lo è effettivamente.

La Corte dei Conti Ue raccomanda quindi a Bruxelles di vigilare sulle soglie di conformità Iva, sviluppare un metodo per una stima precisa del divario di riscossione, e valutare sistemi di raccolta tecnologici per contrastare le frodi.

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