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La spinta di Helsinki verso una Ue più sostenibile

Il clima tra le priorità della presidenza di turno finlandese

La spinta di Helsinki verso una Ue più sostenibile

Redazione Ansa

HELSINKI - "Un'Europa sostenibile per un futuro sostenibile": questo il motto della Finlandia per i sei mesi della sua presidenza di turno del Consiglio dell'Ue, al via dal primo luglio. Un concetto che il premier socialdemocratico Antti Rinne, alla guida di una coalizione che comprende Verdi, partito di centro, sinistra e Partito popolare, intende declinare su un vasto spettro di politiche comunitarie, dai cambiamenti climatici alla ricerca e competitività; dal rispetto dello stato di diritto all'inclusione sociale; dalla lotta alle fake news ad una maggiore consapevolezza delle minacce della guerra ibrida, a partire dai cyberattacchi. Il governo di Helsinki, appena insediato, e a maggioranza rosa (su 19 ministri 11 sono donne), persegue l'ambizioso obiettivo di diventare il primo Paese del mondo industrializzato a emissioni zero entro il 2035.

Chiaro perciò che una delle priorità della Finlandia alla guida dell'Europa - tra i Paesi dove le marce promosse da Greta Thunberg hanno avuto maggior successo - sarà spingere per l'accordo a 28 sul target delle emissioni zero entro il 2050, in vista della Cop 25 di Santiago del Cile, a dicembre. Un impegno dimostrato anche con i fatti, visto che l'esecutivo ha deciso di dirottare i 500mila euro inizialmente accantonati per i tradizionali regali a giornalisti e diplomatici per finanziare progetti volti a ridurre le emissioni di gas serra, in modo da compensare l'inquinamento provocato dai voli durante il periodo della presidenza di turno.

Ma sostenibilità per la Finlandia - che vanta l'acqua potabile da rubinetto più buona al mondo - significa anche ricerca scientifica al servizio dell'ambiente, come gli studi condotti dall'università di Aalto, ateneo giovane ma già al top delle classifiche mondiali per la qualità del suo insegnamento all'insegna dell'economia circolare. Ne sono alcuni esempi un'iniziativa per ricavare tessuti dal legname delle fitte foreste di pini che coprono circa il 60% della superficie del Paese; o lo studio per riciclare le stoffe fino a cinque volte, attraverso processi chimici puliti; o ancora la sperimentazione sul cibo condotta dalla start-up Solar Food, che realizza una base proteica - una sorta di farina gialla impalpabile - ottenuta dalla trasformazione delle molecole di anidride carbonica, con l'unico supporto di elettricità e acqua.

E per dare impulso a ricerca e competitività comunitaria, l'esecutivo finlandese guarda ai fondi europei, come quelli per la ricerca del programma Horizon, colonna portante del bilancio pluriennale. Un dossier complicato quello del budget 2021-2027, che la ministro degli Affari europei Tytti Tuppurainen si batterà per chiudere entro l'anno, per dare basi solide all'Europa che verrà, con o senza Brexit.

 

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