(ANSA) - BRUXELLES, 03 APR - "Crediamo che cultura del
credito significhi avere informazioni molto più trasparenti.
Serve una metodologia per misurare i rischi e i benefici di
questo mercato che sia globale, o almeno paneuropea, non diversa
fra Paesi e settori diversi. È importante una lingua comune sul
credito". Così il professor Edward Altman, docente
dell'Università di New York conosciuto in tutto il mondo per
aver inventato nel 1968 lo Z-Score, indice tuttora ampiamente
utilizzato per valutare lo stato di salute finanziario di
un'azienda.
Il professore è intervenuto al Parlamento europeo durante un
evento sull'accesso al credito da parte delle Pmi organizzato da
Fondazione CS Mare e dal Gruppo di iniziativa italiana (GII), in
collaborazione con il vicepresidente del Parlamento Ue Fabio
Massimo Castaldo (M5S).
"Ci sono agenzie di rating nei vari Paesi che però non sono
molto comprensibili dagli investitori esteri", ha spiegato
Altman, che ha presentato un'evoluzione del suo Z-Score pensato
specificatamente per le Pmi e già valido per 19 Paesi e 43
settori in Europa.
La nuova metodologia va nella direzione di usare elementi
intangibili spesso non calcolati attraverso gli indici
tradizionali, come l'esperienza e le capacità tecniche del
personale, per valutare l'affidabilità di una Pmi e permetterle
di avere accesso al credito. "Avere una cultura del credito con
un linguaggio comune pensiamo che sia ciò che serve per la
sostenibilità di questo mercato", ha chiosato il docente.(ANSA).
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Pmi: Altman, 'indice comune europeo' per accesso al credito
Economista presenta strumento pensato per piccole-medie imprese