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Copyright: eurodeputati Pd, vittoria cultura e creatività

Toia, 'impegno delegazione Partito democratico è stato tenace'

Copyright: eurodeputati Pd, vittoria cultura e creatività

Redazione Ansa

STRASBURGO - "Una grande vittoria delle idee, della creatività, della cultura, del giornalismo e della qualità delle opere, quella di oggi al Parlamento europeo". È quanto si legge in una nota degli eurodeputati Pd dopo l'approvazione in aula a Strasburgo della direttiva sul copyright. L'eurodeputato Pd Enrico Gasbarra, membro della commissione Giuridica dell'Eurocamera, ha sottolineato che "dopo tre anni di lunghi e non semplici negoziati, abbiamo votato oggi la revisione della direttiva sul diritto d'autore nel mercato unico digitale, ferma a norme di venti anni fa, in una fase storica in cui invece le rivoluzioni digitali si susseguono velocissime". Per la capodelegazione Patrizia Toia è stato "esemplare e tenace l'impegno della delegazione Pd che spesso, anche con forti contrasti all'interno del gruppo S&D, è stata determinante nell'esito dell'approvazione del testo, soprattutto nei voti nelle diverse commissioni parlamentari coinvolte".

"Una vittoria", ha commentato l'eurodeputata Pd Silvia Costa, "che finalmente riesce ad aggiornare norme fondamentali nell'era della condivisione online dei contenuti, senza minacciare minimamente la libertà della rete, come i giganti della rete hanno fatto credere ricorrendo a fake news per tutelare i loro enormi guadagni: basti pensare che oggi le due maggiori piattaforme Usa accumulano circa l'80% del totale della pubblicità, senza corrispondere un equo compenso ai titolari dei diritti". Per Luigi Morgano, "le grandi piattaforme utilizzano già algoritmi di filtro per individuare contenuti illegali e non lo fanno in modo arbitrario. La nuova normativa - ha sottolineato l'eurodeputato Pd - si propone di regolare il diritto d'autore nel mondo digitale, non certo di censurare Internet e stabilisce la responsabilità di quelle piattaforme che sfruttano commercialmente il lavoro altrui, facendo ingenti guadagni, senza retribuire i titolari dei diritti".

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