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Brexit: Parlamento Ue vara misure d'emergenza in caso 'no deal'

Su Erasmus+, sicurezza aerea, Irlanda del Nord e export

Brexit: Pe vara misure d'emergenza in caso 'no deal'

Redazione Ansa

STRASBURGO - Il Parlamento europeo ha approvato una serie di misure di emergenza in caso di una Brexit 'no deal'. L'aula ha dato il via libera a quattro relazioni: la prima per un'autorizzazione all'export di determinati prodotti dell'Ue verso il Regno Unito e l'Irlanda del Nord. La seconda sul proseguimento del programma Erasmus+, la terza su alcuni aspetti della sicurezza aerea, la quarta con una deroga per proseguire i programmi di cooperazione PEACE IV e Regno Unito-Irlanda alla frontiera nordirlandese.

In caso di un'uscita senza accordo è dunque salvo il programma Erasmus+ in corso. La legislazione, approvata dall'Aula per alzata di mano, stabilisce infatti che tutte le attività di mobilità nell'ambito dell'attuale programma avviate prima del 30 marzo 2019 saranno finanziate fino al completamento (per un massimo di 12 mesi). Ciò comprenderà studenti britannici e europei, tirocinanti, apprendisti e personale impegnato in attività di mobilità nei paesi dell'Ue e nel Regno Unito. Per il varo definitivo di queste misure, che entrerebbero in vigore solo in caso di 'no deal', sarà necessario un passaggio in Consiglio che si ritiene possa avvenire in tempi rapidi, in modo da consentire la pubblicazione delle norme prima della data del ritiro del Regno Unito.

Tra le altre misure approvate oggi, una garanzia che i cittadini dell'Ue nel Regno Unito e nei cittadini britannici nell'Ue 27 mantengano i loro benefici previdenziali acquisiti prima del ritiro, misure temporanee per tutelare il trasporto merci tra il Regno Unito e l'Unione europea, misure temporanee per consentire alle compagnie aeree del Regno Unito di fornire servizi tra il Regno Unito e l'Ue, per estendere la validità delle autorizzazioni di sicurezza ferroviaria, per l'esportazione di determinati oggetti utilizzati a fini civili e militari e altre misure tecniche. Le iniziative di emergenza, sottolineano al Parlamento europeo, sono limitate nel tempo e adottate unilateralmente dall'Ue. Alcune di esse, come quelle sui trasporti, con la condizione che il Regno Unito adotti misure simili.

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