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Eurogruppo: Olanda torna all'attacco su manovra italiana

'Chiarezza su metodo Commissione'. Sul tavolo bilancio Eurozona

Il ministro dell'economia Giovanni Tria

Redazione Ansa

BRUXELLES - La manovra italiana approvata dalla Commissione Ue lo scorso dicembre continua a far discutere in Europa. Il malcontento per il via libera di Bruxelles arriva ancora una volta dall'Olanda, con il ministro Wopke Hoekstra determinato a sollevare il caso con la Commissione per la seconda volta in maniera ufficiale, durante l'Eurogruppo di lunedì. La mossa olandese è destinata però a cadere nel vuoto, perché continua a restare una posizione isolata. Il Governo olandese non era soddisfatto delle spiegazioni che la Commissione, già il mese scorso, aveva dato sulla trattativa con l'Italia che aveva poi portato alla chiusura del caso e alla promozione della manovra di bilancio 2019. E la settimana scorsa cinque deputati olandesi sono tornati alla carica, annunciando di aver inviato alla Commissione una richiesta di rendere pubbliche informazioni riservate che riguardano proprio la decisione presa da Bruxelles a dicembre.

In particolare, i deputati vogliono conoscere motivazioni e metodi di calcolo utilizzati per arrivare alla conclusione che la manovra italiana rispettasse le regole. E che quindi non vi fossero più le basi per aprire una procedura per debito eccessivo. Il ministro olandese aveva già presentato una richiesta di chiarimenti alla Commissione, nell'ambito del gruppo di sherpa che prepara l'Eurogruppo. La Commissione ha risposto con un documento, che l'Olanda non ritiene sufficiente perché contiene un metodo di calcolo che non viene svelato fino in fondo.

Fonti dell'Eurogruppo, però, ridimensionano la nuova iniziativa olandese: "Il ministro, durante l'Eurogruppo di lunedì, potrà al massimo risollevare la questione della trasparenza, ma non credo che porterà a molto", sottolineano le fonti. Lunedì l'Eurogruppo avrà anche un sessione in formato esteso, ovvero in formato Ecofin, per discutere del bilancio della zona euro che a giugno deve finire sul tavolo del Consiglio europeo. I lavori sono ancora in fase embrionale, e le divisioni tra Paesi tante. A partire dallo scopo del bilancio. I ministri di Francia e Germania, in un recente incontro, hanno messo a punto diverse idee da sottomettere ai colleghi. Tra queste l'uso delle risorse comuni per aiutare i Paesi colpiti da crisi improvvisa a salvare gli investimenti, che altrimenti si arresterebbero aggravando la situazione. I fondi dovrebbero però essere cofinanziati in modo sostanzioso dai Paesi stessi, cosa che escluderebbe chi ha poco spazio di bilancio come l'Italia.

 

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