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Corte Conti Ue, Unione intensifichi lotta a frodi su fondi europei

Commissione ribatte: già al lavoro, entro 2020 procuratore europeo

Corte Conti Ue, Unione intensifichi lotta a frodi su fondi europei - fonte: EC

Redazione Ansa

BRUXELLES - È un appello a intensificare la lotta antifrode in Europa quello lanciato oggi dalla Corte dei conti Ue. Secondo l'ultima relazione pubblicata dai revisori, "l'attuale sistema d'indagine sulle frodi presenta debolezze intrinseche" e per questo dovrebbero anche essere "riconsiderati il ruolo e la responsabilità dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode Olaf". In particolare, la Corte ha concentrato la sua analisi sulla spesa dei fondi Ue e sulla capacità dell'Unione di recuperare le somme spese contro le regole comunitarie. La maggiore criticità starebbe nel fatto che la Commissione Ue non possiede "informazioni esaustive" sull'entità e le cause delle frodi che danneggiano il bilancio dell'Unione, e quindi i contribuenti.

 

"Non c'è nulla di davvero nuovo", ha controbattuto il commissario Ue responsabile del bilancio, Gunther Oettinger, "la maggior parte delle questioni da migliorare sono state identificate da tempo e già affrontate, oppure in procinto di esserlo". Oettinger ha anche ricordato che entro il 2020 sarà operativo il nuovo ufficio del procuratore europeo, a cui hanno aderito finora 22 Paesi (Italia compresa), che avrà proprio il compito di investigare sulle frodi al bilancio Ue.

 

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