Europarlamento

Europee: M5S, alleanza all'insegna della democrazia diretta

'Con neo gruppo saremo decisivi', dice Agea dopo incontri Di Maio

Laura Agea

Redazione Ansa

BRUXELLES - In vista delle Europee il M5S sta lavorando alla ricerca di nuove alleanza all'insegna della democrazia diretta. E' questo il senso della missione ieri a Bruxelles di Luigi Di Maio che nella veste di leader politico ha incontrato i leader di tre formazioni europee emergenti. A spiegare all'ANSA il senso della missione europea del vicepremier è Laura Agea, capodelegazione degli eurodeputati pentastellati.

La missione a Bruxelles di Di Maio era finalizzata a costruire alleanze future. Con chi intende parlare il M5S?

"L'incontro di ieri a Bruxelles del capo politico del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio e i leader di altre tre formazioni europee emergenti è una tappa fondamentale di un lavoro che viene da lontano", precisa Agea. "Negli ultimi mesi abbiamo dialogato con tutti, com'è nella nostra natura, e abbiamo trovato delle importanti convergenze con i polacchi di Kukiz'15, i croati di Zivi zig e i finlandesi di Liike Nyt. Con loro daremo vita al gruppo della democrazia diretta e il nostro obiettivo è quello di essere decisivi al prossimo Parlamento europeo". Il M5S "crede nei valori della partecipazione e del coinvolgimento dei cittadini" e per questo i grandi gruppi - Ppe e S&D - devono sapere che è finito il tempo in cui le decisioni vengono prese nel segreto delle stanze di Bruxelles".

Ma quali saranno le vostre strategie, i temi ed i contenuti? E cosa ci sarà nel manifesto che sarà firmato a metà febbraio a Roma?

"Su troppi temi questa Europa usa due pesi e due misure: le lobby, per esempio, contano più dei cittadini. Noi vogliamo ribaltare questo schema - continua Agea -. Pensate, poi, a quanti sprechi si possono tagliare: lo stipendio dei Commissari europei o la tripla sede del Parlamento europeo che è la vergogna delle vergogne. Secondo una stima del Parlamento europeo stesso, solo la sede di Strasburgo costa tra i 156 e 204 milioni. Questi soldi vanno restituiti ai cittadini. Per quanto riguarda il manifesto conterrà le buone idee di tutte le delegazioni nazionali". Obiettivo è dunque puntare su "democrazia diretta, lotta alla povertà, salute dei cittadini e difesa delle eccellenze del Made in Europe. Noi, in particolare, stiamo lavorando a stretto contatto con Luigi Di Maio, i Ministri, i deputati e senatori il cui contributo sarà prezioso nella stesura del nostro programma per le europee".

Sui Verdi? Trattativa in salita?

"Il dialogo con i singoli europarlamentari dei Verdi non si è mai interrotto", continua la capodelegazione M5S al Parlamento Ue. "Su molti temi - in particolare quelli ambientali - abbiamo una sensibilità comune. Nel Nord Italia si muore di smog e ogni famiglia è alle prese con i problemi respiratori dei bambini. Per noi questo è inaccettabile. Servono politiche più efficaci e dunque ben venga il loro contributo e il loro sostegno in battaglie che possono essere comuni".

Sulla possibile trasferta a Strasburgo di Di Maio e Di Battista cosa può dirci?

"Alessandro Di Battista è una risorsa preziosa per il Movimento 5 Stelle ma, direi, di tutti i cittadini italiani. È un esempio di chi può fare politica con passione e senza pesare sulle tasche degli italiani. Lo dimostra il fatto che in cinque anni di legislatura abbia restituito oltre 200 mila euro. Lo aspettiamo a braccia aperte", precisa Agea.

La trasferta di Di Maio a Bruxelles è stata letta da molti come una missione segreta. Puoi dirci perché?

"Nessuna segretezza. Abbiamo mantenuto il riserbo sul luogo dell'incontro per poter lavorare serenamente sui contenuti e per conoscerci meglio. Sono rimasta molto colpita dal carisma di questi leader europei che magari non saranno conosciuti dal grande pubblico ma hanno tutte le qualità per far bene. Sono giovani, dinamici e rappresentano il volto del futuro dell'Europa".

Con i gilet gialli si è aperto un dialogo. Come vi muoverete?

"So che Luigi Di Maio è in contatto con alcuni di loro ma l'incontro non è stato ancora fissato. Quello che sta succedendo in Francia è molto interessante e lo seguiamo con attenzione e rispetto. La protesta dei gilet gialli dimostra che né Macron, né la Le Pen e Mélenchon sono in grado di intercettare quel bisogno di cambiamento richiesto dai cittadini. Servono più partecipazione e più diritti e su questo si baserà il manifesto che presenteremo fra qualche settimana", conclude Agea.

 

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