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Strasburgo, spari al mercatino di Natale, 3 morti e 12 feriti

Tra i feriti anche un italiano. Killer in fuga

Strasburgo, spari al mercatino di Natale, 3 morti e 12 feriti

Redazione Ansa

Basta un istante per trasformare un sogno in un incubo. La capitale europea del Natale, Strasburgo, piomba nel terrore in una sera di dicembre, quando le luminarie delle feste illuminano all'improvviso una scena di guerra: spari in mezzo alla folla, morti, feriti accasciati nelle strade, persone che fuggono urlando. Sono almeno tre le vittime di uno, forse due attentatori, che hanno aperto il fuoco intorno alle 20, l'ora in cui tutti sono in giro per mercatini o per locali. Dodici i feriti, tra cui anche un italiano, un giovane giornalista radiofonico. Sette sarebbero in gravi condizioni, pare non il connazionale. Numerose ambulanze sono state viste entrare nel centro mentre negli ospedali locali è scattato il 'piano bianco', la massima allerta per le situazioni di crisi.

 

Il killer, identificato, era finito già in carcere in passato per aggressione. In seguito era stato segnalato come elemento 'radicalizzato' e come minaccia per la sicurezza nazionale. Si chiama Cherif Chekatt, 29 anni, di origini nordafricane ma nato a Strasburgo. Per prenderlo la polizia ha messo in piedi una caccia all'uomo imponente. Blindato il centro storico dove nessuno è stato fatto più entrare, solo uscire. Pattugliate palmo a palmo le strade deserte, anche con un elicottero. Il sindaco della città Roland Ries, ha subito parlato di un attentato terroristico e ha invitato tutti ad asserragliarsi dentro casa.

 

Le autorità francesi hanno trovato del materiale esplosivo nell'abitazione dell'attentatore. La scoperta è stata fatta durante una perquisizione dell'abitazione poche ore prima dell'attacco. Le forze dell'ordine, ha detto Morisse senza fornire ulteriori dettagli, erano andate nella casa per arrestare l'uomo.

 

L'uomo è riuscito comunque a scappare allontanandosi dal centro. Dopo qualche ora lo hanno individuato in un quartiere di periferia, Neudorf, dove in un primo momento sembrava si fosse asserragliato in un immobile. Ma il blitz della polizia è fallito e le ricerche continuano. A quanto pare l'attentatore non avrebbe agito da solo e in centro si continua a cercare anche un secondo sospetto.

 

 

A Strasburgo è la settimana più affollata, quella che oltre ai turisti vede arrivare in città tutto il personale del Parlamento europeo per la plenaria mensile. Molti gli eurodeputati, anche italiani, che si sono ritrovati bloccati dentro i ristoranti e i bar. Mentre il Parlamento è stato blindato, su ordine del presidente Antonio Tajani, e tantissime persone sono rimaste chiuse nel palazzo.

 

"Strasburgo è per eccellenza la città simbolo della pace e della democrazia europee, valori che difenderemo sempre". Lo ha detto in un tweet il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, condannando l'attacco avvenuto nella città francese. "I miei pensieri - aggiunge Juncker - sono con le vittime della sparatoria, che condanno con fermezza. La Commissione è al fianco della Francia".

 

 

"Il cuore della democrazia europea colpito dalla follia omicida", ha twittato il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici con riferimento ai fatti di Strasburgo, sottolineando che i suoi pensieri vanno alle famiglie e ai cari della vittime, e manifestando il sostegno per i cittadini di Strasburgo e per le forze dell'ordine. 

 

"E' stata una giornata, una notte, di dolore pensando alle persone ferite, alle loro famiglie ai morti. Ancora una volta il Parlamento si ritrova coinvolto, ma abbiamo deciso di non bloccare le attività di fronte a fatti del genere". Così David Sassoli, (Pd), vicepresidente del Parlamento Ue il giorno dopo la sparatoria a Strasburgo. "Dobbiamo reagire, continuando a fare il nostro dovere - prosegue -, le istituzioni non si possono fermare, però il pensiero va al dolore che questo fatto ha provocato, e alle persone che stanno ancora combattendo perché ci sono dei feriti gravi". Sassoli ricorda che "abbiamo ancora una volta il Parlamento è coinvolto dentro una vicenda di terrorismo così come accadde a Bruxelles, e c'è sullo sfondo il Natale come avvenne ai mercatini di Berlino. E' anacronistico pensare al Natale che è un momento di pace e di solidarietà che viene insanguinato da atti di barbarie".

 

"L'Europa è il continente della libertà e quest'ultima deve essere tutelata. Di fronte ai terribili eventi delle ultime ore, non dobbiamo farci incitare all'odio dagli estremisti. Non è una lotta a livello culturale o regionale. L'umanità deve affermarsi nei confronti di criminali accecati dall'odio", perché quest'ultimo "non può avere la meglio". Lo ha detto Manfred Weber, presidente del Gruppo del Popolari europei (Ppe) al Parlamento Ue, intervenendo oggi in aula a Strasburgo dopo la sparatoria di ieri. "Abbiamo passato una notte terribile. Vorrei ringraziare il presidente Tajani per la sua gestione in questa notte difficile", ha aggiunto.

 

"L'attentato terroristico di Strasburgo dimostra ancora un volta che siamo in guerra, una bruttissima e infame guerra che il terrorismo islamico ci ha dichiarato dentro casa nostra, nel cuore dell'Europa. E in questa guerra che i terroristi islamici hanno scatenato, noi abbiamo il dovere di combattere per difendere la nostra terra, le nostre vite, i nostri valori di libertà e di democrazia". Lo dichiara il capogruppo della Lega al Parlamento Europeo, Mara Bizzotto. "Sveglia Europa, sveglia uomini e donne libere: il fondamentalismo e il terrorismo islamico sono il vero 'Impero del Male' del nostro secolo. I terroristi islamici vanno annientati e distrutti con ogni mezzo, prima che sia la violenza islamista a distruggere noi e la nostra società. In gioco c'è la nostra libertà, la nostra vita, il nostro futuro!", aggiunge.

 

(Notizia in aggiornamento)

 

 

 

 

 

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