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Manovra, il verdetto dell'Ue: regola del debito violata giustifica procedura

Dombrovskis, avrà impatto negativo su crescita. Moscovici, aspettiamo parere Stati

Manovra, il verdetto dell'Ue: regola del debito violata giustifica procedura

Redazione Ansa

BRUXELLES - "La nostra analisi di oggi - rapporto 126.3 - suggerisce che il criterio del debito deve essere considerato non rispettato. Concludiamo che l'apertura di una procedura per deficit eccessivo basata sul debito è quindi giustificata". Lo scrive la Commissione Ue nel suo rapporto sul debito italiano.

 

La manovra italiana vede un "non rispetto particolarmente grave" delle regole di bilancio, in particolare della raccomandazione dell'Ecofin dello scorso 13 luglio. E' quanto rileva la Commissione Ue nella valutazione adottata oggi. E' con "rammarico" quindi che Bruxelles "conferma" la sua precedente valutazione della bozza del bilancio dell'Italia. "L'opinione del 23 ottobre identificava per il Dpb italiano un non rispetto particolarmente grave delle raccomandazioni fatte dall'Italia al Consiglio il 13 luglio 2018. In generale, basandoci sul Dpb rivisto e sulle stime economiche autunnali la Commissione conferma l'esistenza di un non rispetto particolarmente grave delle raccomandazioni. La Commissione ritiene anche che le misure incluse nel Dpb rivisto indicano un rischio di retromarcia sulle riforme che l'Italia aveva adottato in linea con le raccomandazioni", si legge nell'opinione rivista.

 

"L'analisi presentata in questo rapporto include la valutazione di tutti i fattori rilevanti e in particolare il fatto che le condizioni macroeconomiche, nonostante gli intensificati rischi al ribasso, non possono giustificare il largo gap nella riduzione del debito, dato che il Pil è sopra il 2% dal 2016; e i piani del Governo includono una retromarcia su riforme passate, in particolare sulle pensioni", scrive l'esecutivo Ue nel rapporto sul debito.

 

"In una situazione di debito molto alto, l'Italia sta essenzialmente pianificando una spesa aggiuntiva significativa, invece della necessaria prudenza di bilancio. Inoltre, voglio dire che l'impatto di questa manovra sulla crescita sarà probabilmente negativo dal nostro punto di vista. Non contiene misure significative per rafforzare il potenziale di crescita, anzi, possibilmente il contrario", ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis presentando l'opinione di Bruxelles sui conti pubblici italiani. 

 

"Il debito italiano rimarrà attorno al 131% per i prossimi due anni. Non vedo come perpetrare questa vulnerabilità potrebbe aumentare la sovranità economica. Invece, credo che porterà nuova austerity. Con quello che il Governo italiano ha messo sul tavolo, vediamo un rischio che il Paese cammini nel sonno verso l'instabilità. Spero che questo rischio sia evitato", ha sottolineato Dombrovskis, aggiungendo che "negli anni scorsi l'Italia ha fatto progressi nella stabilizzazione della sua economia e il ritorno alla crescita e alla creazione di lavoro. L'incertezza crescente di oggi rischia di minare questi progressi". "Il nostro lavoro è evidenziare i rischi prima che sia troppo tardi, ed è quello che abbiamo fatto nelle scorse settimane e che facciamo anche oggi", ha detto. Se l'Ecofin conferma la nostra valutazione" sull'apertura di una procedura per deficit eccessivo all'Italia, "allora potremo procedere col prossimo passo. Non posso prevedere una data precisa, dipende dagli Stati, ma potrebbe essere anche entro l'anno", ha aggiunto  il vicepresidente della Commissione europea ai microfoni di Skytg24.

 

"Il debito italiano resta la principale preoccupazione, l'Italia non sta rispettando il criterio del debito e per questo è giustificata una procedura per deficit eccessivo. Ma questo non significa che stiamo avviando ora una procedura per deficit eccessivo, perché ora spetta agli Stati membri" presentare la loro posizione "sulla nostra relazione", entro due settimane", ha detto il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici presentando il maxipacchetto sul semestre europeo per l'eurozona. "Se gli Stati fossero d'accordo con le conclusioni della Commissione Ue, lavoreremo alla procedura per deficit eccessivo, con una nuova raccomandazione all'Italia, affinché venga corretto questo deficit e la traiettoria del debito. Se dovremo imboccare questa strada, discuteremo delle modalità, in primis con le autorità italiane. In una situazione di questo tipo il dialogo è più indispensabile che mai, la nostra porta è sempre aperta". Così il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici, presentando il maxipacchetto sul semestre europeo. Il commissario ha però inviato al dialogo il Governo italiano, "dialogo non deve essere una parola vana ma una realtà perché molte cose dipendono dalla qualità del nostro dialogo quindi ora più che mai il dialogo non è un'opzione ma imperativo".

 

 

"Sono molto preoccupato. Oggi la Commissione europea esprime l'ennesima valutazione negativa sulla manovra del governo italiano, che oltre a violare le regole che ci siamo dati, non stimola investimenti e crescita. Siamo isolati, lo spread è stabilmente sopra i 300 punti, la borsa è ai minimi dal 2016, abbiamo già perso 300 miliardi, cresce la sfiducia degli imprenditori". Così il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani su Facebook. "A bocciare questa manovra non è tanto Ue, quanto la grande maggioranza di risparmiatori e investitori, a cominciare da quelli italiani - prosegue Tajani -. Adesso vi è il serio rischio che tutti gli altri governi dell'Unione europea decidano di sottoporre l'Italia a una procedura per debito eccessivo già entro gennaio, con effetti pesanti sulla nostra economia. Oltre ad una multa fino a 9 miliardi, rischiamo il congelamento di circa 10/15 miliardi di fondi regionali Ue. Questo penalizzerebbe soprattutto il nostro Meridione, ma anche la competitività e l'innovazione al Centro e al Nord". Tajani ribadisce che "all'Italia serve una manovra completamente diversa: abbassare le tasse su imprese e lavoro; investire in infrastrutture, a cominciare da Tav, Gronda, Terzo valico e banda larga, sfruttando meglio i fondi Ue; zero tasse sulle assunzioni di giovani e disoccupati sopra i 50 anni; prestiti fino a 50.000 euro garantiti dallo Stato per chi vuole completare la formazione o creare un'attività". Infine l'appello: "C'è ancora tempo per cambiare questa manovra. I cittadini italiani non meritano di subire questo disastro per colpa dell'irresponsabilità del governo che, invece di risolvere i problemi degli italiani, si inventa ogni giorno nemici immaginari". 

 

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