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Etichettatura: De Castro, basta condizionamento consumatori Ue

No a etichetta a semaforo, ricompattare fronte produttivo

Paolo De Castro © PE

Redazione Ansa

BRUXELLES - "E' stata da sempre una nostra battaglia a favore di produttori e consumatori. Ora, dopo la rinuncia dei colossi del food all'etichetta nutrizionale a semaforo, ci auguriamo che gli schemi volontari adottati in alcuni stati membri possano essere riconsiderati, sulla base di elementi oggettivi e non condizionanti". E' il commento di Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo. 

 

"Sono soddisfatto - spiega De Castro in una nota - che le multinazionali dall'agroalimentare interessate, si siano rese conto che una semplificazione eccessiva dell'informazione nutrizionale di un alimento, sulla base di un'etichetta a colori, rischia di condizionare le scelte dei consumatori europei senza fornire invece le informazione necessarie ad un acquisto consapevole. Del resto, come spiegare che su un olio d'oliva extra vergine venga posto un bollino rosso, perché considerato un prodotto non salutare, e su bibita gasata light no?". "Si tratta - conclude l'eurodeputato del Pd - del primo segnale positivo della recente vittoria riportata dal Parlamento europeo contro le pratiche commerciali sleali nella catena alimentare, che ha avuto il merito di ricompattare i produttori agroalimentari europei grandi e piccoli in favore di una filiera sempre più equa e trasparente. Proprio a tale scopo stiamo lavorando alacremente per raggiungere un accordo politico finale con il Consiglio e la Commissione Ue entro la fine dell'anno, con un trilogo negoziale in programma stasera 21 novembre e un quarto round, che ci auguriamo possa essere conclusivo, il 6 dicembre, a cui è atteso il commissario all'agricoltura Phil Hogan".

 

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