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Intesa Ue su meccanismo monitoraggio investimenti esteri

Decisioni finali restano in mano Paesi, garantita confidenzialità

Intesa Ue su meccanismo monitoraggio investimenti esteri

Redazione Ansa

ROMA - E' stata raggiunta un'intesa tra le istituzioni Ue sul meccanismo di monitoraggio degli investimenti di Paesi terzi come Cina o Usa nei 28, per tutelare i settori industriali europei sensibili come telecomunicazioni o difesa. Tra gli elementi chiave del nuovo sistema di screening, si ribadisce che la decisione finale sul via libera o meno agli investimenti stranieri resta come oggi nelle mani dei singoli Paesi, mentre viene garantita una "forte confidenzialità" delle informazioni sensibili fornite alla Commissione Ue. In questo modo viene messo in piedi un meccanismo di cooperazione dove i 28 e l'esecutivo comunitario potranno scambiarsi informazioni e sollevare preoccupazioni specifiche.

 

L'Italia, inizialmente tra i promotori dell'iniziativa insieme a Francia e Germania sotto il precedente governo, lo scorso 9 novembre all'ultimo Consiglio Ue commercio si è detta contraria allo scambio obbligatorio delle informazioni con Bruxelles. Gli stati membri restano inoltre liberi di mantenere i propri meccanismi di sorveglianza, di adottarne di nuovi o di restarne sprovvisti (al momento solo 14 li hanno). La Commissione Ue, però, potrà emettere opinioni in casi che coinvolgono più stati membri contemporaneamente e investimenti che potrebbero avere un impatto su programmi cruciali dell'Ue quali quelli spaziali come Galileo o quelli di ricerca come Horizon 2020. Si tratta in ogni caso di una versione molto più blanda dello 'scudo anti-scorrerie', di Pechino ma non solo, per cui il presidente francese Emmanuel Macron aveva inizialmente spinto.

 

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