Europarlamento

Eurogruppo Lega prende distanze da 'the Movement' di Bannon

Enf, 'lui stratega rispettato, ma Modrikamen non ci rappresenta'

Eurogruppo Lega prende distanze da 'the Movement' di Bannon

Redazione Ansa

BRUXELLES - Prime crepe nel fronte sovranista e antisistema. Il Gruppo dell'Europa delle nazioni e della libertà all'Europarlamento (Enf), quello di cui fa parte la Lega ma anche il Rn di Marine Le Pen e il Pvv di Gert Wilders, prende le distanze da 'The Movement' di Steve Bannon. A urtare la sensibilità dei partiti rappresentati nel board del gruppo europarlamentare, le dichiarazioni del politico belga Mischael Modrikamen a nome dello stesso Enf, cofondatore del movimento-think tank che mira a unire tutte le forze anti-Ue in vista delle prossime elezioni europee.

Qualche giorno fa aveva infatti annunciato una sorta di 'vertice' a metà gennaio a Bruxelles con la partecipazione di decine di forze politiche europee e non solo con questo tipo di orientamenti ideologici. "Vorremmo chiarire che il signor Modrikamen non ha nessuna autorità per parlare a nome del Gruppo Enf", afferma il board in una nota, il quale "prende le distanze da diverse dichiarazioni fatte da Modrikamen dell'organizzazione 'The Movement' di Steve Bannon". L'ex consigliere del presidente Usa Donald Trump è infatti "un patriottico stratega" che l'Enf "rispetta" ma, si sottolinea, "non possiamo e non lavoreremo con 'The Movement'".

Anche perché, tiene ancora a sottolineare il gruppo, "non c'è nessun legame tra 'The Movement' e il nostro stesso Movimento per un'Europa delle nazioni e della libertà (Menf)". Secondo quanto si apprende a Bruxelles, è infatti questo discusso avvocato belga, che non ha mai riscosso molte simpatie nemmeno negli ambienti della politica nazionale e che ora si è piazzato alla testa di 'The Movement', a costituire l'ostacolo per una cooperazione tra l'Enf e Bannon. I consigli tecnici dell'ex consigliere di Trump sono al contrario molto apprezzati, e di per sé il gruppo non esclude una cooperazione con lui in futuro, previa discussione e decisione collegiale. Ma con Modrikamen alla guida, è un 'no go'.

 

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