Rubriche

Romania: Juncker, Schengen sia obiettivo entro maggio 2019

'Solo con rispetto stato diritto'. Iohannis, puntiamo anche a euro

Jean-Claude Juncker

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Vorrei concludere" il processo di adesione della Romania alla zona Schengen "prima che si esaurisca il mandato di questa Commissione", ma "non bisogna mettere a rischio tutto questo allontanandosi dallo stato di diritto". E' il monito lanciato dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, al presidente della Romania, Klaus Iohannis, parlando davanti alla plenaria dell'Europarlamento a Strasburgo in un dibattito sul futuro dell'Europa. 

 

"Il mio desiderio principale sarebbe che in Romania ci fosse un consenso nazionale sullo stato di diritto e la lotta alla corruzione prima della presidenza dell'Ue" che spetterà a Bucarest dal primo gennaio 2019, "altrimenti sarà difficile realizzare l'obiettivo dell'adesione allo spazio di Schengen all'unanimità", ha detto Juncker, precisando che la sua osservazione è rivolta in particolare "al governo e al parlamento romeni". Nel corso dell'intervento, Juncker ha ricordato che il suo impegno per l'avvicinamento di Bucarest all'area Schengen è vivo dal luglio del 2014. "Senza la Romania, l'Ue non sarebbe completa", ha detto, evidenziando la capacità del Paese di "mettersi sempre alla testa del movimento europeo dal primo giorno della sua adesione" e di essere "portatore di stabilità in una regione turbolenta e difficile". 

 

Romania, Cipro, Croazia e Bulgaria sono i quattro Paesi Ue che ancora non possiedono tutti i requisiti tecnici per far parte dell'area di Schengen, a cui si aggiungono Regno Unito e Irlanda, che vi hanno rinunciato. Per la Romania l'adesione all'Eurozona "nei tempi più brevi possibili" e l'adesione a Schengen rappresentano "obiettivi fondamentali": è questo in sintesi il messaggio che il presidente romeno Klaus Iohannis ha portato alla plenaria del Parlamento europeo, a Strasburgo, nel corso di un dibattito sul futuro dell'Europa. "Oggi l'Ue si trova in un momento di recupero economico", e "la sicurezza economica è importante tanto quanto la sicurezza delle frontiere", ha detto Iohannis, indicando l'urgenza per l'Unione "di misure di ampia portata per realizzare una zona euro più forte e più stabile". 

 

Secondo Iohannis, l'Ue ha inoltre bisogno di "più attenzione alla lotta al terrorismo e alla radicalizzazione", così come del "consolidamento della protezione delle frontiere esterne" per restare "uno spazio di libera circolazione". La risposta alla crisi migratoria "con misure occasionali non è una soluzione efficiente, abbiamo bisogno di soluzioni durature per proteggere tutti i cittadini", ha sottolineato il presidente romeno, assicurando la "profonda" dedizione di Bucarest al "progetto europeo".

 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it