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Migranti: Spagna difende espulsioni a Corte Strasburgo

'Rinvii per sicurezza cittadini Ue e contro mafie trafficanti'

Redazione Ansa

STRASBURGO - Il rinvio immediato in Marocco dei migranti che riescono a scavalcare le barriere a Melilla serve a difendere i cittadini europei dal terrorismo e ad evitare che i migranti cadano vittime delle mafie, che gestiscono il traffico di esseri umani. E' la linea di difesa scelta dal governo spagnolo davanti alla Grande Camera della Corte di Strasburgo nell'udienza sul ricorso di un maliano e un ivoriano. Questi, nell'agosto 2014, riuscirono a scalare le barriere a Melilla, ma una volta scesi furono arrestati dalla Guardi Civil e riportati in Marocco. 

 

A chiedere l'esame del caso davanti alla Grande Camera è stato il governo spagnolo dopo essere stato condannato nell'ottobre 2017 in primo grado della Corte di Strasburgo, per aver espulso i due uomini contro il loro volere e senza dar loro modo di opporsi alla misura davanti a un giudice. 

 

All'udienza il governo ha ripetuto più volte che il Marocco è un Paese sicuro per chi proviene dalla regione subsahariana, e che se non lo è, questo non può essere imputato a Madrid. Inoltre l'avvocato ha affermato che chi vuole richiedere asilo ha almeno tre possibilità, fuori dai confini spagnoli per farlo, e che quindi non è necessario ricorrere a soluzioni illegali come quella di scavalcare le barriere a Melilla. 

 

Molte delle sue affermazioni sono state contraddette dal legale dei due ricorrenti ma anche dal commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa e da un rappresentante dell'Unhcr, a cui la Corte di Strasburgo ha permesso di intervenire all'udienza. La Corte ha inoltre reso noto di aver ricevuto osservazioni sul caso, anche dal governo italiano, belga e francese. 

 

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