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Bizzotto (Lega), allarme lupi famelici in Veneto e Trentino

Europarlamentare a Commissario Hogan, Ue modifichi direttiva

Bizzotto

Redazione Ansa

BRUXELLES - Un dossier di 115 pagine con 227 foto di animali sbranati da branchi di lupi nelle zone montane del Veneto e del Trentino Alto Adige negli ultimi 5 mesi. Il capogruppo della Lega al Parlamento Europeo Mara Bizzotto ha consegnato questo 'dossier choc' direttamente nelle mani del Commissario Europeo all'Agricoltura Phil Hogan durante un incontro a Bruxelles sul futuro dell'agricoltura nelle zone di montagna. "L'Europa accolga le richieste dei nostri allevatori e delle nostre Regioni e modifichi urgentemente la Direttiva Ue Habitat che garantisce al lupo lo status di specie protetta - ha detto l'europarlamentare Bizzotto al Commissario Hogan - La Commissione Ue deve dar seguito alla risoluzione approvata dal Parlamento Europeo e consentire alle Regioni di mettere in atto piani di contenimento, cattura e abbattimento selettivo di questi lupi che ogni giorno causano vere e proprie stragi di bestiame e animali, provocando danni pesantissimi ai nostri allevatori e all'intero ecosistema montano nelle zone dell'Altopiano di Asiago, della Lessinia in provincia di Verona, del Bellunese e nelle aree del Grappa in provincia di Treviso e Vicenza".

 

Secondo Bizzotto "non c'è più tempo da perdere e la Commissione Ue si deve dare una mossa, perché l'unica soluzione concreta passa necessariamente da una modifica della normativa europea con il conseguente via libera dell'Unione europea alla cattura e all'abbattimento selettivo di questi lupi che, lo ricordo, non sono a rischio estinzione e che oggi sono persino troppi e provocano danni ingentissimi". Bizzotto ha messo insieme il dossier raccogliendo da centinaia di allevatori e malgari veneti e trentini le testimonianze fotografiche delle numerose atrocità commesse dai lupi negli ultimi 5 mesi. "E' impressionante vedere le stragi quotidiane di bestiame e di animali inermi (bovini, pecore, asini, caprioli, ecc.) che vengono uccisi tra orribili sofferenze dalle scorribande dei branchi di lupi che ormai arrivano a sbranare animali a 20 metri dalle case abitate - conclude Bizzotto -. Noi abbiamo il dovere di difendere, in ogni modo, i nostri allevatori, i nostri agricoltori e chi vive e lavora nelle nostre montagne: ecco perché la Direttiva Ue deve essere cambiata con assoluta urgenza e senza tentennamenti".

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