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Slovenia: su arbitrato Croazia, Lubiana critica Bruxelles

Resta irrisolto contenzioso frontaliero con Zagabria

Il primo ministro sloveno uscente Miro Cerar

Redazione Ansa

LUBIANA - Il primo ministro sloveno uscente, Miro Cerar, ha commentato con toni duri la decisione di Bruxelles di non entrare nel merito della disputa frontaliera fra Slovenia e Croazia.

 

 

"La Commissione europea non adempie ai suoi doveri di custode del diritto e crea un precedente pericoloso per il futuro dell'Unione", ha dichiarato Cerar alla stampa dopo che in mattinata da Bruxelles avevano fatto sapere di non aver intenzione di esprimersi sul ricorso della Slovenia, invitando Lubiana e Zagabria a risolvere la questione con un accordo bilaterale.

 

 

La Commissione ha precisato di essere intervenuta in situazioni simili solo nella metà dei casi, avendone la facoltà, ma non l'obbligo, e nel suo messaggio ha anche aggiunto di rimanere disponibile per risolvere la situazione. Cerar ha detto che mercoledì convocherà i segretari di tutti i partiti parlamentari per informarli della scelta del governo di rivolgersi alla Corte europea di Lussemburgo per il mancato rispetto da parte della Croazia del diritto comunitario in relazione alla non esecuzione della sentenza di arbitrato internazionale.

 

 

"Si tratta di un precedente molto pericoloso per il futuro dell'Ue, perché riguarda anche lo spazio Schengen", ha aggiunto. Più misurate nei toni, ma simili nei contenuti, le considerazioni del presidente della Repubblica, Borut Pahor, che ha sottolineato come la Commissione europea abbia perso un'opportunità per ribadire la certezza e la forza del diritto internazionale.

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