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Sahel: Mogherini, l'Ue punta ad un approccio integrato

Lotta a traffici illeciti e terrore insieme a sviluppo economico

Sahel: Mogherini, l'Ue punta ad un approccio integrato

Redazione Ansa

BRUXELLES - La priorità dell'Ue nei confronti della regione del Sahel, in quanto "vicini, amici e partner" è "mantenere la stabilità e la sicurezza", e allo stesso tempo garantire lo "sviluppo economico" dell'area, con un "approccio integrato". Lo ha affermato l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini alla conferenza stampa oggi a Bruxelles in occasione della ministeriale Ue-G5 Sahel. Ciò significa "lottare contro i trafficanti di droga, armi ed esseri umani" ma anche mirare "allo sviluppo economico, ai giovani e alle donne".

 

"Per questo l'Ue è il primo partner del G5 Sahel, i primi donatori per 8 miliardi euro per il periodo 2014-2020", ha aggiunto Mogherini sottolineando che "garantire la stabilità, la sicurezza e lo sviluppo nella regione è il migliore investimento per la nostra stabilità" in Europa.

 

"Vorrei ringraziare in particolare il ministro del Niger per il lavoro che il suo Paese sta facendo in cooperazione con l'Ue nella gestione dei flussi migratori e per la salvaguardia dei diritti umani e delle donne che sono state nei centri di detenzione in Libia. Il lavoro che il Niger ha fatto è un lavoro esemplare, grazie", ha affermato l'Alto rappresentante Ue alla conferenza stampa oggi a Bruxelles in occasione della riunione annuale della ministeriale Ue-G5 Sahel. "Come Ue abbiamo cominciato ad agire direttamente sul terreno per quanto riguarda la forza congiunta", ha precisato Mogherini facendo riferimento alla creazione della forza per lottare contro il terrorismo ed il crimine organizzato annunciata lo scorso febbraio. "Il nostro sostegno finanziario è stato dispiegato, noi finanziamo la presenza dei membri dei posti di comando della forza congiunta, aiutiamo la Minusma che opera a fianco di tale forza congiunta ed inoltre contribuiamo a coordinare gli aiuti internazionali, oltre a rafforzare i dispositivi delle nostre missioni di formazione dei consigli in Niger", ha aggiunto.

 

Con i ministri degli Esteri dei Paesi del G5 Sahel (Burkina Faso, Ciad, Mali, Mauritania e Niger) riuniti oggi a Bruxelles "abbiamo deciso che la nostra prossima riunione con i ministri del G5 si terrà nel Sahel", ha annunciato l'Alto rappresentante precisando che "l'anno scorso la riunione si era tenuta a Bamako nel Mali, quest'anno qui a Bruxelles e l'anno prossimo sarà ancora una volta in un paese del G5 Sahel".

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