Rubriche

Giovani italiani primi per partecipazione 'giochi ruolo' su Ue

Beta Europa a EYE, 'studenti vogliono imparare come funziona'

eye youth european parliament strasbourg

Redazione Ansa

STRASBURGO - Gli studenti italiani sono i più interessati e assidui frequentatori tra i giovani europei dei 'giochi di ruolo' sul funzionamento dell'Ue, in cui si simula il processo legislativo con i suoi diversi attori. E' quanto emerge dalle attività condotte da Beta Europa, un'organizzazione no profit composta unicamente da volontari che ha come scopo quello di incoraggiare l'identità europea e la conoscenza sull'Ue, a Strasburgo per partecipare allo European Youth Event (EYE), che ha raccolto oltre 8 mila giovani al Parlamento europeo.

 

"La maggior parte dei partecipanti alle simulazioni sul funzionamento del processo legislativo dell'Unione europea che organizziamo sono italiani", affermano il vicepresidente di Beta Europa e della sezione italiana, rispettivamente Cristoforo Simonetta e Alessia Del Vasto. Nelle simulazioni, che in genere raccolgono circa 70 persone non oltre i 35 anni, i partecipanti assumono il ruolo di parlamentari europei, commissari, ministri degli stati membri ma anche giornalisti. L'obiettivo è quello di arrivare all'approvazione di un regolamento o una direttiva Ue su un determinato tema, anche se l'esito può essere la loro bocciatura.

 

"L'alto numero di partecipanti italiani non solo nelle simulazioni che abbiamo organizzato in Italia ma anche in altri Paesi, probabilmente è dovuta al fatto che nelle università italiane non si dibatte dell'Unione europea, e quindi gli studenti partecipano ai nostri eventi per acquisire una conoscenza pratica, viva, di come funzionano le istituzioni", spiega Cristoforo all'ANSA. "Le università italiane sono fortissime nell'insegnamento teorico, ma molto meno nel mettere in pratica la teoria, per esempio attraverso esercizi di dialettica o del parlare in pubblico, che oggi sono capacità che è fondamentale avere, e quindi gli studenti partecipano alle simulazioni per acquisirle", spiega Alessia. Alle simulazioni, tra l'altro, partecipano anche giovani euroscettici. Unico neo: finora Beta Europa non è mai riuscita a organizzare un evento nel Mezzogiorno. "Teoricamente organizzare un evento al Sud sarebbe facile, perché i fondi ci sono, ma sembra mancare l'interesse", conclude Cristoforo.

 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it