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Crimea: Ue, liberare gli ucraini detenuti illegalmente

Portavoce Eeas cita caso regista Sentsov in sciopero della fame

Crimea: Ue, liberare gli ucraini detenuti illegalmente

Redazione Ansa

BRUXELLES - "L'Unione europea si aspetta che vengano rispettati gli standard internazionali sui diritti umani nella penisola della Crimea e che tutti i cittadini ucraini detenuti illegalmente in Russia e nella penisola vengano liberati senza indugio". Lo afferma in una nota il portavoce del Servizio di azione esterna dell'Ue (Eeas) ricordando che "il 14 maggio il regista Oleg Sentsov, deportato in Siberia, è entrato in sciopero della fame dopo quattro anni di carcere". Nella nota si fa riferimento anche a "un altro ucraino detenuto illegalmente, Volodymyr Balukh, che ha recentemente trascorso due mesi in sciopero della fame". Il portavoce dell'Eeas sottolinea che "entrambi si sono opposti all'annessione illegale della penisola della Crimea e sono stati condannati da tribunali la cui giurisdizione non è riconosciuta dalla Ue ed in violazione del diritto internazionale e degli standard elementari della giustizia". 

 

"In aggiunta al numero estremamente preoccupante di tartari della Crimea perseguitati e gravemente violati", anche "gli attivisti Server Mustafayev e Edem Smailov sono stati arrestati il 21 maggio 2018", conclude la nota.

 

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