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Libia: Mogherini, motivi di speranza ma la situazione è fragile

Incontro del Quartetto per la Libia, supporto per mesi a venire

Il primo ministro della Somalia, Hassan Ali Khaire, e l'Alto rappresentante dell'Ue, Federica Mogherini.

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Vediamo alcune ragioni per sperare, ma la situazione è fragile". Così l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini alla conferenza stampa congiunta col segretario generale della Lega araba Ahmed Aboul Gheit, il rappresentante speciale dell'Onu Ghassan Salamè, e l'Alto rappresentante dell'Unione africana per Mali e Sahel Paul Buyoya, dopo l'incontro del Quartetto per la Libia al Cairo.

 

In Libia "in questi ultimi sei mesi abbiamo visto alcuni passi avanti positivi sul terreno", in termini di "sicurezza, economia, gestione delle migrazioni, e contenimento del terrorismo". Si tratta di "progressi ancora fragili, progressi limitati, ma la tendenza, rispetto al passato, è piuttosto incoraggiante e deve essere ulteriormente sostenuta", afferma l'Alto rappresentante Ue. "Credo" che questa tendenza positiva "sia in parte dovuta al fatto che siamo riusciti a superare possibili divisioni delle nostre organizzazioni e a coordinare diversi filoni di lavoro. Questa unità internazionale è fondamentale" e "vederci uniti toglie ai libici ogni alibi per combattere tra loro". Ma "i mesi a venire richiederanno tutto il nostro supporto, per questo abbiamo deciso insieme di coordinare il più possibile i nostri diversi strumenti, per assicurarci di sostenere al meglio i libici e il lavoro delle Nazioni Unite".

 

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