BRUXELLES - Malta non ha alcuna infrazione per il suo schema che concede il passaporto maltese a magnati di Paesi terzi, mentre è aperta da tempo una procedura sulle misure anti riciclaggio, in quanto la Valletta non si è ancora adeguata alle norme Ue in materia.
In ogni caso Bruxelles sta ultimando un rapporto sugli schemi messi a punto da tutti i Paesi europei che concedono il passaporto nazionale in caso di investimenti o grandi fortune, per verificare il loro rispetto della legislazione antiriciclaggio e antiterrorismo. E' quanto ha sottolineato il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas dopo la pubblicazione dell'ultimo capitolo dell'inchiesta sulla corruzione a Malta portato avanti dal 'Daphne Project', un consorzio di testate giornalistiche nato dopo l'assassinio della reporter maltese che indagava su questi temi.
Bruxelles ha inoltre inviato una lettera all'Eba, l'Autorità bancaria europea, perché si assicuri che tutti gli istituti finanziari di Malta rispettino le norme Ue su riciclaggio e antiterrorismo. La Valletta, intanto, ha tenuto a sottolineare il portavoce della Commissione, dopo una prima contrarietà ha deciso di partecipare alla Procura europea, cambiamento che "accogliamo con favore".
Al momento non c'è stato nessun contatto tra il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker né il vice Frans Timmermans, responsabile per il rispetto dello stato di diritto, con il premier maltese Joseph Muscat, ha riferito Schinas, ribadendo le attese di Bruxelles per una "indagine indipendente e approfondita sull'assassinio" di Daphne Caruana Galizia che deve "continuare sino a che i responsabili siano trovati e sia fatta giustizia".