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Fondi Ue: Ciambetti contro tagli, sono minaccia per Unione

Pres. Consiglio Veneto, cose dell'Ue da migliorare sono altre

Redazione Ansa

BRUXELLES, 22 MAR - "Le politiche di coesione fanno parte dei trattati europei, tagliarle significa quindi minare i pilastri dell'Unione stessa". Così il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, che oggi a nome della Calre (Conferenza dei presidenti delle Assemblee regionali europee) ha partecipato a Bruxelles alla cerimonia di consegna alla Commissione Ue delle prime 4mila firme raccolte dall'Alleanza europea in difesa della politica di coesione.



Insieme al Comitato europeo delle Regioni (CdR) e alle principali associazioni di enti regionali e locali europei, la Calre è uno dei fondatori dell'Alleanza che si batte per una politica di coesione forte rivolta a tutte le regioni europee anche dopo il 2020, quando il nuovo bilancio pluriennale Ue dovrà fare i conti con la Brexit e nuove priorità da finanziare, come la sicurezza e il controllo delle frontiere esterne.


"L'Europa non può essere solo direttive non sempre lucidissime e non facili da applicare, ma anche sviluppo e coesione", ha detto Ciambetti all'ANSA. Non sono i fondi strutturali ciò "che deve essere cambiato dell'Unione, ma sono altre le cose che vanno migliorate e rese più efficienti, ad esempio mettendo in discussione i dipendenti inglesi che attualmente operano in Commissione o nel Parlamento Ue". La Regione ha già aderito all'Alleanza attraverso la Conferenza delle regioni italiane, oltre che la Calre e il CdR, e la settimana prossima avvierà la procedura per farlo anche a titolo individuale.

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