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Fondi Ue: regioni Spagna contro condizionalità macro

Con Italia anche per esclusione cofinanziamenti da conto deficit

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 21 MAR - Le regioni spagnole si uniscono alla battaglia dei territori europei per la cancellazione del legame esistente fra il rispetto delle regole di bilancio Ue da parte dei governi nazionali e il taglio dei fondi strutturali. E sostengono la posizione italiana che chiede l'esclusione dal calcolo del Patto di stabilità dei cofinanziamenti nazionali ai progetti che beneficiano dei fondi comunitari. È quanto emerge dal documento redatto dalle regioni della Spagna, supportato anche del Ministero delle finanze iberico. Il "non paper" è stato presentato al Comitato europeo delle Regioni (CdR), seguendo quanto già fatto da enti locali e governi di Italia, Germania e Polonia. Così come chiede l'Alleanza europea per la coesione promossa dal CdR, i territori spagnoli ritengono che la politica di coesione resti rivolta a tutte le regioni e "mantenga i suoi livelli d'investimento" anche nel bilancio pluriennale per il post 2020, sul quale si sta discutendo in questi mesi. Si chiede quindi un "taglio radicale" della burocrazia per la gestione dei fondi Ue, ma anche un "certo grado di flessibilità" per eventualmente riorientare le allocazioni su nuove priorità.

Secondo i territori iberici la cosiddetta "condizionalità macroeconomica" andrebbe abolita, perché "le regioni non sono responsabili per il deficit nazionale", ed eventuali altre sanzioni andrebbero trasformate in incentivi. Nessun riferimento esplicito viene però fatto né al rispetto dello Stato di diritto né a quello della solidarietà sui migranti, così come chiesto dall'Italia.(ANSA).

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