BRUXELLES - Colpo di scena al vertice dell'euroburocrazia. Il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker ha annunciato oggi a sorpresa che il suo capo di gabinetto, il tedesco Martin Selmayr, dal primo marzo prossimo assumerà la carica di segretario generale dell'esecutivo europeo sostituendo il dimissionario Alexander Italianer, di nazionalità olandese.
La nomina di Selmayr, ha spiegato Juncker, è stata fatta seguendo l'esempio di quanto già avvenuto in altre occasioni, ad esempio quando l'incarico fu affidato a David O'Sullivan, l'ex capo di gabinetto del presidente Romano Prodi. La scelta di Selmayer, ha detto ancora Juncker, "è il modo migliore per garantire continuità" nell'azione della Commissione nei prossimi 20 mesi, cioè fino alla fine dell'attuale mandato. "Il prossimo presidente potrà decidere se confermare nelle sue funzioni il nuovo segretario generale" che, secondo Juncker, in ogni caso "soddisfa tutte le precondizioni necessarie" per svolgere al meglio il suo incarico.
Si tratta della prima volta che un tedesco ricopre la carica di segretario generale dell'esecutivo Ue. Davanti ai timori di avere con Selmayr una Commissione a 'trazione tedesca', il presidente della Commissione Ue si è detto "stanco di discutere sempre di nazionalità e bandiere. "Selmayr viene dalla Germania ma non l'ho mai sentito insistere di più su un dossier tedesco". E il commissario Ue tedesco Guether Oettinger ha evidenziato che anche a Berlino "c'è qualcuno che non vede Selmayr come un rappresentante della politica tedesca".
Oltre a Selmayr, la Commissione ha proceduto oggi alla nomina di cinque nuovi direttori generali e altrettanti vice direttori tra cui diverse donne, portando così al 36% (contro l'11% del novembre 2014) la 'quota rosa' delle cariche apicali dell'euroburocrazia. Tra i nuovi direttori anche un italiano, Mauro Petriccione, fino ad oggi vice direttore per il commercio, che assumerà la guida della direzione per il clima.
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