BRUXELLES - "La nomina ideale" a presidente del governo catalano "sarebbe in mia presenza" e "la possibilità esiste". Lo ha affermato il leader indipendentista Carles Puigdemont dopo l'incontro con il presidente del parlamento catalano Roger Torrent a Bruxelles, senza svelare però quali siano le sue intenzioni in merito al rientro a Barcellona.
"Se lo stato spagnolo capisse che è nell'interesse di tutti che questo dibattito si faccia con normalità, faremmo un passo da giganti verso il ripristino della democrazia", ha quindi sottolineato attaccando "l'autoritarismo" del governo spagnolo.
Puigdemont "ha tutti i diritti di essere nominato" presidente, gli ha fatto da spalla Torrent, definendolo "autorità n.1 in Catalogna" e chiamandolo "presidente".
"Sono determinato a difendere i diritti fondamentali" dei 5 'esuli' perché "vuol dire difendere anche i diritti dei cittadini catalani", ha aggiunto il presidente del parlamento, invitando Madrid a "iniziare le discussioni" e auspicando la formazione "il prima possibile" di un nuovo governo catalano "effettivo".