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Draghi a leader, servono riforme in casa e in Eurozona

Macron, a giugno obiettivi medio-lungo termine

Mario Draghi

Redazione Ansa

BRUXELLES - Riforme strutturali a casa ma pensando anche, allo stesso tempo, a riformare l'Eurozona per rafforzarla e renderla pronta nel caso in cui si presentino nuove sfide: questo in sintesi il messaggio del presidente della Bce Mario Draghi ai leader dell'Eurosummit, secondo quanto si apprende da fonti europee. L'espansione economica attuale rafforza la convergenza tra Stati, ma per renderla sostenibile occorre anche convergenza di politiche attraverso le riforme strutturali, ha aggiunto.

 

Il presidente della Bce Mario Draghi ha esortato i leader riuniti nell'Eurosummit a completare l'Unione bancaria. Secondo quanto riferiscono fonti europee, Draghi ha sottolineato la necessità di implementare quanto già approvato in principio.

 

"Noi spingiamo per approfittare di questa situazione" di crescita perché "si traduca in una maggiore integrazione economica e monetaria. Non ne abbiamo paura noi italiani, anzi la consideriamo una priorità". Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni dopo il vertice Ue a Bruxelles.

 

"Entro marzo vogliamo una posizione comune di convergenza per portare avanti l'Unione economica e monetaria". Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel in conferenza stampa congiunta con il presidente francese Emmanuel Macron. "Dobbiamo sviluppare un 'Master Plan'", ha detto, evidenziando che il presidente della Bce Mario Draghi ha sottolineato la necessità di "riforme strutturali".

 

"Vogliamo arrivare a fissare gli obiettivi a medio e lungo termine" per il rafforzamento dell'Unione economica e monetaria "il prossimo giugno" e per questo serve una Germania "forte e stabile: la discussione odierna non poteva quindi essere conclusiva". Lo ha detto il presidente francese Emanuel Macron durante la conferenza stampa tenuta insieme alla cancelliera Angela Merkel al termine del vertice Ue sottolineando che "occorre rispettare le scadenze interne" dei partner, cioè la formazione di un nuovo governo a Berlino.

 

Come già detto nel discorso della Sorbona, sul futuro dell'eurozona "serve un approccio basato sulle finalità ultime, come ha detto la cancelliera Merkel". Di conseguenza il funzionamento e le dimensioni di un futuro bilancio dell'eurozona "verranno con la nostra capacità di avere una visione comune", più o meno ambiziosa, ha detto Macron. Discutere del bilancio dell'eurozona "dal punto di vista tecnico è il modo migliore per non costruire mai questo strumento", ma va preso "dal punto di vista della nostra ambizione comune".

 

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