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Moscovici, impegno Facebook in Italia prova che pagano troppo poco

A marzo proposta nuove regole fiscali per web e multinazionali

Moscovici, impegno Fb in Italia prova che pagano troppo poco

Redazione Ansa

BRUXELLES - L'impegno preso da Facebook di pagare le tasse in Italia è "un gesto che va nella direzione giusta" ed è "la prova del fatto che alcune imprese del digitale cominciano ad essere coscienti che non pagano abbastanza tasse perché le regole fiscali non sono state adattate alla fiscalità del mondo digitale". Lo dice il Commissario per gli affari economici e monetari, Pierre Moscovici. Rispondendo ai giornalisti all'arrivo al pre-vertice dei leader socialisti a Bruxelles, il francese ricorda che a marzo la Commissione metterà sul tavolo una proposta di riordino del settore con nuove regole non solo per le imprese digitali ma per tutte le multinazionali.

 

"Quelle sulla fiscalità - osserva Moscovici - sono regole che sono state fissate un secolo fa, per un'economia che era nazionale, localizzate e materiale, certo non per l'economia mondializzata, dematerializzata e delocalizzata che tutti conosciamo. Ora servono regole per tassare in modo appropriato le attività delle imprese digitali". "E' quello che la Commissione proporrà a marzo - aggiunge - Serve che ci sia una vera fiscalità moderna per il digitale e serve che ci sia un base imponibile consolidata per tutte le imprese. Quello di Facebook è un gesto che va nella direzione giusta". "Non possiamo restare nella situazione attuale - conclude - Queste imprese non possono non pagare le imposte dove producono i profitti. Serve che tutte le multinazionali, digitali e non, paghino le imposte là dove creano profitti e valore".

 

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