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Ue-Giappone, finalizzato accordo libero scambio

In vigore entro primavera 2019

Ue-Giappone, finalizzato accordo libero scambio

Redazione Ansa

BRUXELLES - La commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstroem e il ministro per gli affari esteri giapponese Taro Kono hanno formalmente raggiunto un accordo per un trattato bilaterale di libero scambio tra Unione europea e Giappone. Un accordo di principio era stato siglato dalle parti nel luglio scorso. Dopo il passaggio in Consiglio ed Europarlamento "speriamo di poter avere l'accordo in vigore prima della fine di questa legislatura Ue", cioè entro la primavera 2019, ha detto il commissario Malmstrom.

 

La finalizzazione dell'accordo di libero scambio Ue-Giappone, dopo l'intesa politica raggiunta a luglio, "continua a far sventolare in alto la bandiera del libero scambio e manda un forte messaggio al mondo". Così il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker e il premier giapponese Shinzo Abe in una dichiarazione congiunta. "Al di là del suo considerevole valore economico, questo accordo è anche di importanza strategica", sottolineano i due, ricalcando i concetti espressi al momento dell'intesa a luglio, avvenuta proprio la vigilia del G20, con un chiaro indirizzo al presidente Usa Donald Trump sfilatosi dall'accordo Tpp tra i Paesi del Pacifico, di cui il Giappone ha ripreso la leadership. L'intesa Ue-Giappone, sottolineano ancora Juncker e Abe, "invia un segnale chiaro al mondo che l'Ue e il Giappone sono impegnati a mantenere funzionante l'economia mondiale sulla base del mercato libero, aperto ed equo con regole chiare e trasparenti che rispettano pienamente i nostri valori, combattendo la tentazione del protezionismo".

 

L'accordo prevede tra l'altro il riconoscimento nel mercato giapponese e la tutela equivalente a quella assicurata in Europa per 205 prodotti Dop e Igp Ue, di cui 130 denominazioni di vini. Nel trattato si stabilisce inoltre l'abolizione delle tariffe doganali finora applicate dal Giappone su formaggi a pasta dura europei, vini e prodotti agricoli trasformati (pasta, prodotti da forno, biscotti), nonché la riduzione delle tariffe sulla carne di manzo e un sostanziale azzeramento per quelle suine. Saranno inoltre eliminate le barriere non tariffarie su additivi alimentari usati in Europa ma non autorizzati dalle autorità di Tokyo. L'accordo include aperture sul mercato dei servizi, la partecipazione delle imprese europee agli appalti in 48 grandi città del Sol Levante, agevolazioni all'ingresso nel mercato Ue del settore automotive di Tokyo dopo un periodo di transizione. La protezione dei dati personali non è parte dell'accordo.

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