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Catalogna: migliaia indipendentisti invadono Bruxelles

Puigdemont acclamato dalla piazza, 'Ue ascolti i cittadini'

Redazione Ansa

BRUXELLES - Sono arrivati a migliaia, con decine di autobus, camper o in auto per lanciare il loro grido 'libertat' nel cuore delle istituzioni europee, sorde - a loro dire - alla causa catalana. Una marea di bandiere gialle, rosse e blu sotto il cielo grigio di Bruxelles.

 

Ha preso il via nella capitale belga, dove hanno trovato rifugio il presidente deposto Carles Puigdemont e quattro suoi ministri, la mega manifestazione indipendentista: alla vigilia gli organizzatori avevano preannunciato almeno 20.000 partecipanti e questo sembra essere l'ordine di grandezza, a giudicare dall'assembramento di gente arrivata al punto di raccolta, il parco del cinquantenario, a due passi dalle istituzioni Ue.

 

 

Anche il presidente deposto Carles Puigdemont si è unito alla manifestazione. Accolto dal grido 'president Puigdemont' il leader catalano si è fatto strada tra un vero e proprio muro umano: impossibile avvicinarsi a meno di trenta metri.

 

 "Vogliamo un'Europa che ascolti i cittadini, gli Stati ma anche le persone. Un'Europa capace di dire a uno Stato membro quello che noi diciamo alla Spagna: così no". E' quanto ha detto l'ex presidente catalano Carles Puigdemont dal palco allestito in una piazza nel quartiere europeo di Bruxelles, dove sono confluite le quasi 50.000 persone che hanno partecipato alla pacifica manifestazione di protesta indetta dagli indipendentisti nella capitale belga e durata quasi quattro ore. Con una sciarpa gialla al collo Puigdemont è stato acclamato dalla piazza. Prima dei discorsi, è stato fatto risuonare l'inno dell'Unione europea. "L'Europa non dovrebbe avere paura di difendere i valori democratici fondamentali - ha detto il leader catalano - La Catalogna vuole rimanere un Paese democratico Continueremo a lavorare in questo senso, pacificamente, nel cuore dell'Europa".

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