Rubriche

Minniti, possibili foreign fighters in flussi migratori

Con scacco militare, Isis potrebbe accentuare sfida terroristica

Minniti, possibili foreign fighters in flussi migratori

Redazione Ansa

BRUXELLES - Il destino di Africa e Europa è intrecciato per i prossimi decenni per varie ragioni, a partire dal tema della sicurezza secondo il ministro dell'Interno Marco Minniti, che oggi è intervenuto ad un incontro organizzato dai Socialisti e democratici (S&D) al Parlamento europeo. "L'Isis, ha subito una sconfitta militare, ma non è morto. Anzi, in questa fase "ci potrebbe essere un'accentuazione della sfida terroristica", avverte il capo del Viminale, che evidenzia come la partita del rientro dei foreign fighter verso Europa e Africa settentrionale "sia cruciale".

 

"Lo scacco militare" dello Stato islamico "presuppone la fuga, la ritirata confusa, è una diaspora di ritorno, per questo, la possibilità" che i foreign fighter "incrocino a livello individuale i flussi migratori, è una possibilità che non possiamo scartare". In questa ottica: "la questione dei confini" non solo quelli europei, ma anche quelli meridionali della Libia e del Nord Africa è fondamentale.

 

Altra questione importante è la crescita demografica dell'Africa. L'accoglienza non può essere l'unica risposta, anche perché "ha un limite oggettivo nelle possibilità di integrazione. Se non si tiene conto di questo, si è un Paese poco attento al proprio presente e al proprio futuro", avverte il ministro". In questo contesto è molto importante investire. Governare i flussi migratori è alla nostra portata", sottolinea : "abbiamo un progetto di medio-lungo periodo, che deve essere sostenuto e realizzato". In questo contesto è necessario "accelerare i tempi e passare dagli aiuti agli investimenti". Serve "lo stesso ammontare" speso "per la rotta" migratoria "balcanica" (in totale saranno sei miliardi). "Abbiamo bisogno di risorse - ha affermato -. La Commissione Ue ha fatto uno sforzo molto importante (destinando 2,9miliardi del budget europeo, ndr). Ora lo devono fare anche gli Stati membri. Servono risorse immediatamente spendibili. Riparleremo di questo anche al consiglio europeo Affari interni" di giovedì.

 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it