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Tlc: accordo Italia-Ue, in arrivo fondi per Wifi.Italia.it

Viola, prima tra i 28. Giacomelli, recuperato ritardo digitale

Tlc: accordo Italia-Ue, in arrivo fondi per Wifi.Italia.it

Redazione Ansa

BRUXELLES - Il progetto di wifi pubblico via app per cittadini e turisti in Italia lanciato lo scorso luglio, Wifi.Italia.it, unisce le forze con il programma Ue WiFi4EU, che vuole creare una rete gratuita in tutta Europa. I comuni italiani potranno ora fare domanda per beneficiare dei fondi europei - al momento 120 milioni di euro complessivi disponibili - per creare una connessione internet senza fili negli spazi pubblici. E' questo l'obiettivo dell'accordo di cooperazione firmato oggi tra l'Ue e l'Italia, che svolge così un ruolo di 'pioniere digitale' essendo la prima intesa in assoluto di questo tipo che Bruxelles stringe con uno stato membro.

 

"Per noi questa è una tappa importante perché è il primo accordo di collaborazione che firmiamo tra il nostro programma WiFi4EU e un programma wifi nazionale e che segna il modo giusto di lavorare tra l'Ue e uno stato membro", ha dichiarato al momento della firma il Direttore generale della Dg Connect della Commissione Ue Roberto Viola. "Abbiamo iniziato dall'Italia", ha spiegato, in quanto WiFi.Italia.it è "un'iniziativa così bella".

 

Questa consente, una volta scaricata l'app, di accedere a tutte le reti wifi gratuite che fanno parte del progetto (tra cui Milano, Roma, Firenze, Bari) e ricevere allo stesso tempo informazioni utili, da quelle turistiche alla sicurezza. I comuni italiani potranno quindi fare domanda per i voucher Ue a disposizione tramite, ha assicurato Viola, "un sistema non burocratico, molto semplice e accessibile online". L'accordo firmato è "un atto che segna una tappa importante di arrivo per il lavoro fatto non solo sul programma wifi ma complessivamente sullo sforzo fatto dall'Italia per recuperare il ritardo sulla connettività e il digitale", ha dichiarato il sottosegretario allo sviluppo economico Antonello Giacomelli che ha siglato l'intesa. Da qui l'auspicio che si tratti anche di un "punto d'inizio", perché il programma italiano "dà una prima risposta ai 'big data'", ha sottolineato Giacomelli, consentendo di avere "un'informazione compiuta sul turismo in Italia che serve per determinare politiche e servizi". E sono ora in chiusura anche intese con porti, aeroporti e autostrade.

 

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