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Giovani: ok dei 28 a rafforzamento Corpo solidarietà Ue

Al via anche Settimana europea competenze professionali

Giovani volontari Ue al lavoro a Norcia

Redazione Ansa

BRUXELLES - Via libera da parte dei 28 alla 'fase due' per rafforzare il Corpo di solidarietà europeo, rendendolo una realtà stabile e dotata di un vero e proprio quadro legale ma soprattutto di risorse proprie. E' quanto ha stabilito il Consiglio Ue su giovani e cultura, dopo l'avvio della fase pilota che ha già raccolto l'adesione di 41mila giovani. I criteri fissati dagli stati membri, sulla falsariga della proposta della Commissione Ue, prevedono la partecipazione dei giovani dai 18 ai 30 anni con la cittadinanza europea, dei Paesi candidati o destinatari delle politiche di vicinato Ue. Le attività proposte dovranno essere centrate sulla solidarietà, potranno dare sostegno a realtà pubbliche e private operative in vari settori come lotta all'esclusione sociale o immigrazione, e potranno assumere la forma di stage, volontariato, occupazioni e progetti guidati da giovani. Il sistema sarà basato su programmi Ue esistenti, in particolare il Servizio civile europeo, mentre avrà un budget ad hoc il cui valore complessivo sarà pari al 100% delle risorse già destinategli dai fondi dei programmi esistenti.

 

La Commissione ha proposto 341,5 milioni di euro per il periodo 2018-2020, con l'obiettivo di raggiungere quota 100mila giovani coinvolti nel 2020. E' intanto partita la seconda Settimana europea delle competenze professionali, con circa 1.100 eventi in tutti i Paesi Ue, Italia inclusa con 46 iniziative, con l'obiettivo di migliorare le capacità dei giovani attraverso la formazione e l'educazione professionale. "La percezione che questa sia il parente povero dell'istruzione universitaria è un errore", al contrario, non solo "è alla pari" ma è anche "una scelta intelligente", ha sottolineato la commissaria Ue agli affari sociali Marianne Thyssen, sottolineando anche la "soddisfazione" per il progresso fatto sul Corpo europeo di solidarietà. Thyssen ha poi lanciato la seconda fase di consultazione con le parti sociali sul Pilastro dei diritti sociali Ue.

 

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