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Tortura: Orlando, recepito spirito sentenza Cestaro

Giovedì Corte Strasburgo si pronuncia su ricorsi Bolzaneto

Redazione Ansa

(ANSA) - STRASBURGO, 24 OTT - "Con la legge adottata a luglio consideriamo di aver recepito lo spirito della sentenza Cestaro della Corte europea dei diritti umani che richiamava l'Italia a riempire una lacuna normativa". E' quanto ha affermato il ministro della giustizia Andrea Orlando, a Strasburgo due giorni prima della pronuncia da parte della Corte su una serie di ricorsi in cui si accusa l'Italia di atti di tortura avvenuti a Bolzaneto a margine al G8 di Genova e nel carcere di Asti nel 2004, e non sanzionati in modo adeguato. Nella sentenza Cestaro, relativa ai fatti della Diaz ed emessa nel 2015, la Corte di Strasburgo scriveva di "considerare necessaria l'introduzione per legge di meccanismi in grado di imporre ai responsabili di atti di tortura e altri tipi di maltrattamenti pene adeguate". Un richiamo rivolto di nuovo lo scorso giugno con una seconda sentenza sui fatti accaduti nella scuola Diaz. Il ministro Orlando ha osservato che la nuova legge italiana non è stata ancora applicata, e che quindi "qualsiasi tipo di valutazione" sul testo "pare prematuro". In effetti, la bozza della legge poi approvata dal Senato è stata criticata sia dal commissario per i diritti umani che dal Comitato antitortura del Consiglio d'Europa. "Però se da una valutazione più ponderata emergessero degli elementi di fragilità normativa, in linea con quanto abbiamo fatto fino a qui, non escludiamo una riflessione", ha concluso il ministro.

Dal canto suo il vice segretario generale del Consiglio d'Europa Gabriella Battaini Dragoni ha dichiarato che "la sentenza Cestaro è fondamentale perché diventa una bussola di riferimento da non dimenticare". Quest'ultima ha però aggiunto che se al Consiglio d'Europa spetta il compito "dare delle indicazioni di principio" opportune e necessarie, spetta "poi a chi ha la responsabilità della giustizia in quel determinato momento, e poi al legislatore, fare in modo di restare il più possibile fedeli e ispirati dalle norme" fissate dagli organismi del Consiglio d'Europa. "Ritengo che in questo caso specifico sia anche necessario tener conto del contesto in cui è stata approvata la legge, e per me quello che è importante adesso è sapere se questa legge, che non esisteva, è tale da poter essere messa in atto con precisione, con rigore e se può dare i risultati che ci aspettiamo", ha concluso Battaini Dragoni.

(ANSA).

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