Rubriche

Brexit: Farage, pessima May, ha chiesto elemosina a Ue

Ue non vuole accordo. Sbagliato accettare precondizioni europee

Nigel Farage

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Pessima". E' la valutazione di Nigel Farage, l'ex leader dell'Ukip e primo promotore della Brexit, che stamane si è presentato nella sede del Consiglio Europeo per una 'passerella' in sala stampa. Parlando con l'ANSA ha elaborato: "Pessimo vedere un primo ministro britannico che va dentro e va a chiedere l'elemosina. Che dice 'per favore datemi qualcosa altrimenti ci sarà un'eruzione politica a casa'.

 

Non avremmo mai dovuto essere d'accordo con un processo negoziale in cui abbiamo lasciato la frusta in mano agli europei sin dal primo giorno, in particolare quando ci hanno detto che se non avessimo fatto l'accordo sulle tre precondizioni non avremmo parlato di commercio. Lo abbiamo accettato ed ora il Regno Unito rischia di esserne vittima di questo". Per fare un accordo ed un negoziato bisogna essere in due, altrimenti non c'è alcun negoziato. "Così è come se io ti dicessi 'ti vendo la casa, ecco le chiavi' e soltanto dopo tu mi dicessi quanto sei disposto a darmi... Un accordo non funziona così. Non avremmo mai dovuto accettare questo metodo", ha aggiunto Farage spiegando che "tutto comincia ad assomigliare ad una gran perdita di tempo. Penso che entro dicembre ci sarà grande pressione sulla premier perché dica 'qui c'è una scadenza, se non cominciamo a preparare bene il terreno per l'accordo futuro, semplicemente ce ne andiamo". "Questa gente non vuole un accordo, vuole che la Gran Bretagna sia chiusa in un vicolo cieco. E' per questo - prosegue - che non otteniamo alcuna dichiarazione sensata sull'accordo finanziario o altro. L'obiettivo, qui a Bruxelles, è ritardare, ritardare, ritardare per mettere più pressione possibile sul governo britannico e per incoraggiare il mondo degli affari di posizionarsi a favore del restare nel mercato unico.

 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it