(ANSA) - BRUXELLES, 18 OTT - Colmare almeno in parte il
divario tra i salari dei Paesi dell'Est e quelli dell'Europa
occidentale, e una transizione per prepararsi all'arrivo del
digitale. Sono le proposte presentate dalla Confederazione dei
sindacati europei dell'Etuc in occasione del vertice sociale
tripartito con l'Ue e la 'Confindustria' europea BusinessEurope.
L'alleanza per la convergenza delle retribuzioni nasce dal fatto
che "c'è ancora un'enorme gap salariale quando la produttività
dei Paesi dell'Est è ormai simile a quella dei Paesi dell'Ovest,
mentre i salari non stanno seguendo per niente" questa dinamica
di crescita ha denunciato il segretario generale dell'Etuc Luca
Visentini, che ha avvertito che se l'Europa "continuerà con
questo lavoro a basso costo, non c'è nessun futuro per il
mercato unico" Ue. Visentini ha anche chiesto un approccio "per
gestire la transizione digitale e dell'economia a basse
emissioni di CO2" dove molti lavori spariranno ma ne dovranno
essere creati di nuovi, in modo che "nessuno sia lasciato
indietro". Dopo una partenza da posizioni molto distanti tra
loro, oggi "dopo molte discussioni grazie anche alla Commissione
Ue stiamo raggiungendo un buon livello di accordo" sui temi
sociali, ha affermato da parte sua la presidente di
BusinessEurope Emma Marcegaglia, che ha però sottolineato
l'importanza che l'allineamento dei salari Est/ovest "deve
essere in linea con la produttività degli stati membri" e
discussa "impresa per impresa", quindi con un "ruolo molto
importante del dialogo sociale e della contrattazione
collettiva". Restano invece differenze di vedute tra Etuc e
BusinessEurope sulla revisione della direttiva Ue sui lavoratori
distaccati, su cui lunedì prossimo ci sarà un incontro chiave
per cercare di arrivare a un'intesa. Il Pilastro sociale, hanno
ricordato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e il
presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, sarà al
centro del vertice informale di Gothenburg il 17 novembre.
(ANSA).
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Lavoro:sindacati Ue,agire su salari Est,transizione digitale
Marcegaglia, sì ma in linea con competitività Paesi e imprese