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Rischio povertà, Italia resta tra primi in Ue

Dati 2015, resto Paesi europei 2016

Rischio povertà, Italia resta tra primi in Ue

Redazione Ansa

BRUXELLES - L'Italia, con i dati del 2015 a confronto con quelli del 2016 per gli altri Paesi, si conferma essere tra i primi in Europa per il rischio povertà ed esclusione sociale. Si tratta infatti, secondo i dati Eurostat dell'anno scorso per tutti i Paesi Ue tranne per Italia e Irlanda ferme al 2015, del quinto Paese con la più ampia percentuale di popolazione (28,7%) a rischio, e la quarta per l'aumento maggiore dal 2008 (+3,2%). C'è inoltre quasi 1 persona su 5 a rischio povertà da basso reddito, l'ottavo valore più alto dopo Romania (25,3%), Bulgaria (22,9%), Spagna (22,3%), Lituania (21,9%), Lettonia, (21,8%), Estonia (21,7%) e Grecia (21,2%).

 

Nell'Ue, invece, nel 2016 il tasso di persone a rischio povertà o esclusione sociale è al 23,4%: sceso per il quarto anno consecutivo, è ora a solo 0,1% sopra il suo livello più basso raggiunto nel 2009, prima di tre anni di aumenti consecutivi quando era arrivato al picco di quasi 25%.

 

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