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Banche: Patuelli, con stretta Bce su Npl stop a ripresa

Questione crediti deteriorati al centro incontro con Mogherini

Banche: Patuelli, con stretta Bce su Npl stop a ripresa

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Se si vuole rallentare o bloccare la ripresa, questa è la strada più efficace". Lo ha detto il presidente dell'Abi Antonio Patuelli, commentando la possibile stretta della Bce sui crediti deteriorati, nel corso di un punto stampa al termine di una riunione con diversi eurodeputati italiani al Parlamento europeo insieme a Febaf (Federazione Banche, assicurazioni e finanza) e Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici). "Il rischio - ha ammonito - è che le banche siano costrette a dare nuovi prestiti quasi esclusivamente alle società che hanno i rating più alti. Le piccole e medie imprese, che frequentemente non hanno rating elevati, sarebbero quelle a soffrirne di più. L'Italia ha un grande tessuto di piccola e media impresa. In questo momento ci sintomi di ripresa che non bisogna scoraggiare".

 

"In questa fase - ha aggiunto Patuelli - viviamo una tendenza migliorativa. Crescono i depositi, i prestiti alle famiglie, i prestiti alle imprese e calano fortemente le sofferenze. Quelle nette, che sono quelle vere, depurate dagli accantonamenti e dalle salutazioni già fatte, si sono ridotte a 65 miliardi di euro in otto mesi, da 86. Questi numeri si sono realizzati con le linee guida della Bce di inizio anno. Se quelle linee guida non saranno terremotate, proseguirà una cospicua e rapida diminuzione".

 

"Come Abi abbiamo incontrato stamattina la vicepresidente della Commissione Federica Mogherini, è stato un ottimo incontro", ha detto Patuelli. Al centro dell'incontro un punto sulle banche, in particolare sulla possibile stretta della Bce sui crediti deteriorati, che costringerebbe gli istituti di credito a svalutare quelli nuovi entro due anni, e non più in funzione delle previsioni di perdita.

 

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