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Fake news, Estonia lascia fuori da riunioni Ue reporter russi

A Consiglio esteri Tallinn accredito negato, ma solo a Sputnik/RT

Fake news, Estonia lascia fuori da riunioni Ue reporter russi

Redazione Ansa

BRUXELLES - Si inasprisce la lotta alle 'fake news' tra Ue e Russia, soprattutto nell'ultimo bastione europeo davanti a Mosca e che in questo momento detiene la presidenza di turno del Consiglio. L'Estonia ha deciso di negare l'accredito stampa a tre giornalisti russi che lavorano per il gruppo MIA Rossiya Segodnya (Ria Novosti, Sputnik e Russia Today) che chiedevano di poter seguire il Consiglio affari esteri informale che si terrà a Tallinn da mercoledì a venerdì.

 

"Le agenzie governative dell'Estonia si riservano il diritto di non accreditare o di non considerare come media canali come quelli appartenenti al gruppo MIA Rossiya Segodnya i cui uffici editoriali non sono indipendenti e che non seguono una buona pratica giornalistica", ha spiegato la responsabile per la stampa estera del governo estone, Maris Hellrand. Questo principio è di applicazione per tutti gli eventi a Tallinn organizzati dalla presidenza estone dell'Ue. "La disinformazione e la propaganda devono essere prese sul serio in tutta Europa" a cui, avverte Tallinn, "è vitale affrontare e rispondere" in quanto "la disinformazione prende di mira i nostri valori comuni, le nostre politiche e la nostra gente". E per questo vanno 'attrezzate' "in modo adeguato" anche le istituzioni. Una giornalista russa che lavora per Itar-Tass, la principale agenzia di stampa russa, è invece stata accreditata. "Cooperiamo in ogni modo con pubblicazioni e giornalisti, inclusi quelli russi, ma che seguono i principi e i valori della stampa indipendente nel loro lavoro", ha sottolineato Hellrand.

 

L'Estonia è 12esima su 180 Paesi nel ranking mondiale 2017 per la libertà di stampa. E la criticità di media come quelli del gruppo MIA Rossiya Segodnya non è una 'fissa' solo del governo estone: lo scorso novembre, il Parlamento europeo nella sua risoluzione sulla comunicazione strategica dell'Ue per controbilanciare la propaganda contro di sé da parte di terzi aveva citato come esempi da contrastare nel capitolo dedicato alla Russia proprio RT e Sputnik, definendo quest'ultima una "pseudo-agenzia di stampa e multimedia". Quindi, mette in chiaro Tallinn, "siamo contro la promozione di ostili e sovversive attività e propaganda con la scusa della libertà di stampa".

 

Sulla vicenda è intanto intervenuta l'Api, l'associazione dei corrispondenti esteri a Bruxelles, che ha criticato la decisione della presidenza estone e ha chiesto di riconsiderarla garantendo l'accredito agli eventi a Tallinn almeno a tutti quei giornalisti che già possiedono quello delle istituzioni europee. Uno dei tre russi rifiutati, infatti, è membro della stessa Api e rientra tra i reporter regolarmente accreditati a Bruxelles in quanto riempie tutti i criteri richiesti da Commissione, Consiglio e Parlamento Ue oltre che dalle autorità belghe. Lo stesso gruppo russo finito nel mirino di Tallinn rientra tra i media accreditati al Parlamento europeo, sebbene questo lo nomini nella sua risoluzione contro la propaganda russa, fa notare l'Api. Anche l'Ocse e il Consiglio d'Europa, di cui l'Estonia è membro, sono intervenuti per chiedere a Tallinn di riconsiderare la sua decisione.

 

 

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