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Qe: tedeschi si appellano a Corte europea contro Bce

Commissione Ue, Tajani e Schaeuble difendono Draghi

Qe: tedeschi si appellano a Corte europea contro Bce

Redazione Ansa

BRUXELLES - La Corte Costituzionale tedesca di Karlsruhe ha deciso oggi di chiedere alla Corte di giustizia europea di pronunciarsi sulla legittimità del programma di quantitative easing, lanciato nel 2015 dalla Bce per sostenere l'inflazione nella zona Euro. I giudici di Karlsruhe ritengono che vi 'siano importanti ragioni' per ritenere che l'acquisto di titoli di Stato violi la proibizione di finanziare direttamente gli Stati, superando i limiti del mandato della Bce, secondo le contestazioni presentate da vari ricorrenti.

 

L'iniziativa della Corte tedesca è stata sollecitata dal cofondatore del Partito populista AFD, Bernd Lucke, dall'esponente dei conservatori bavaresi della CSU, Peter Gauweiler, e dal professore di diritto, Markus Kerber, il cui obiettivo è di proibire alla Bundesbank di partecipare al quantitative easing.

 

La Commissione europea "è convinta che la Bce stia attuando sulle basi e nei limiti dei Trattati", e "interverrà in questo senso nel procedimento", fa sapere la portavoce della Commissione europea per gli Affari economici e finanziari Annika Breidthardt. Anche il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, difende il presidente della Bce Mario Draghi: "Non condivido il parere" della corte costituzionale tedesca. "Credo che il mandato sia stato rispettato", afferma. E per il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, "la posizione della Corte Costituzionale tedesca è, da un punto di vista giuridico, infondata".

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