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Ue, aumenta commercio online, ma restano barriere tra Stati

Commercianti scoraggiati a vendere in altri Paesi

Ue, aumenta commercio online, ma restano barriere tra Stati

Redazione Ansa

BRUXELLES - Sempre più europei acquistano online perché la loro fiducia nel commercio elettronico, anche quello transfrontaliero, è aumentata. Ma i commercianti al dettaglio sono ancora restii a espandere le loro attività a consumatori in altri Paesi Ue, temendo il mancato pagamento e le diverse normative fiscali, contrattuali di tutela dei consumatori. E' quanto emerge dall'ultima valutazione della Commissione Ue sulle condizioni per i consumatori che in generale siano migliorate, ma variano ancora "notevolmente", da Paese a Paese, i livelli di fiducia, conoscenza e tutela.

 

L'analisi indica che in dieci anni la percentuale di cittadini europei che acquista online è quasi raddoppiata (passando dal 29,7% nel 2007 al 55% nel 2017). Dall'ultima valutazione (2014) i livelli di fiducia dei consumatori sono aumentati del 12% per gli acquisti da dettaglianti situati nello stesso Paese e del 21% per gli acquisti da altri Stati membri.

 

Ma i consumatori incontrano ancora ostacoli quando tentano di acquistare online da dettaglianti esteri. Ad esempio, il 13% degli intervistati ha dichiarato che il pagamento è stato loro rifiutato e il 10% ha dichiarato che è stata loro negata la consegna dei prodotti nel loro Paese.

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