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Buti (Ue), per colmare gap Italia faccia riforme

Conti e debito vanno messi in sicurezza

Berlaymont, Commissione Ue, Commissione europea- fonte: EC

Redazione Ansa

BRUXELLES - Per colmare il gap "strutturale" di crescita che fin dagli anni '90 esiste tra l'Italia e il resto d'Europa occorre che il Paese faccia le riforme e le faccia "speditamente". E' quanto ha sottolineato il capo della direzione affari economici e finanziari della Commissione Ue, Marco Buti intervenendo, all'Europarlamento, alla presentazione dell'indagine di Deloitte sulle aspettative di 1580 direttori finanziari di aziende in 19 Paesi europei.

Buti ha ribadito la necessità di mettere in sicurezza i conti pubblici, di dare rassicurazioni sulla riduzione del debito pubblico, di lottare contro la burocrazia, di affrontare la questione dei crediti in sofferenza. "Siamo contenti che l'economia italiana stia andando meglio", ha osservato. "Ma tra il Paese e l'Eurozona resta un gap dello 0,6-0,7%". Una differenza che, fin dall'inizio degli anni '90, "ha oscillato tra lo 0,5 e l'1,25%. Ci sono quindi nodi strutturali fondamentali" da sciogliere e "servono le riforme che abbiamo inserito nelle raccomandazioni" pubblicate a maggio. E che proprio oggi hanno ricevuto l'ultimo 'timbro' dell'Ecofin.

Tra i tanti intervenuti alla conferenza anche il direttore generale della dg connect della Commissione Ue, Roberto Viola.

Il quale ha ricordato che, con investimenti in ricerca e sviluppo pari al 2% del Pil, l'Italia è il fanalino di coda dell'Europa. Così come è "fortemente al di sotto della media Ue" per quanto riguarda i nuovi laureati in materie scientifiche.

Due fattori che, secondo alcuni studi, possono arrivare a determinare anche 2 o 3 punti in meno di crescita.

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