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Migranti: Estonia, avanzare su punti su cui c'è intesa in Ue

Su ricollocamenti divisioni, ma accordo su rimpatri, frontiere

Migranti: Estonia, avanzare su punti su cui c'è intesa in Ue

Redazione Ansa

TALLIN - Se ci sono divisioni tra i 28 sui ricollocamenti si può procedere sugli altri dossier legati ai migranti su cui invece c'è intesa come i rimpatri, il controllo delle frontiere e gli aspetti esterni come la cooperazione con i Paesi terzi. E' l'approccio dell'Estonia alla vigilia della sua prima presidenza Ue e della riunione informale dei ministri dell'interno la prossima settima a Tallinn dove dovrà essere affrontata anche la questione dello stop agli sbarchi sollevata dall'Italia. "I ricollocamenti sono solo un aspetto" su cui "ovviamente ci sono difficoltà", ha spiegato il direttore per gli affari Ue del governo estone Klen Jaarats, "sono una priorità in agenda ma non ci sono sono i ricollocamenti, si possono quindi fare progressi su altri file del dossier su cui invece c'è unità" anche con i Paesi 'refrattari' come Ungheria o Polonia. Tra questi vi sono infatti i "rimpatri, il controllo delle frontiere e gli aspetti esterni", ha spiegato, ovvero quelli che fanno capo alle iniziative con i Paesi terzi legati all'azione esterna. Allo stesso tempo lo sherpa estone ha voluto sottolineare come l'Estonia, a differenza di altri Stati membri della regione, abbia finora assolto ai suoi doveri sui ricollocamenti dei migranti, a differenza dell'immagine negativa della stampa che "mette tutti i Paesi dell'Est e baltici nello stesso calderone".

 

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