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Fonti, sì a vigilanza Ue su investimenti settori strategici

Iniziativa Francia, Italia e Germania. No più poteri a Bruxelles

Fonti, sì a vigilanza Ue su investimenti settori strategici

Redazione Ansa

BRUXELLES - Sì alla "vigilanza" dell'Ue sugli investimenti di Paesi terzi nei settori strategici dell'industria europea, ma senza dare a Bruxelles più poteri. E' il senso, spiegano diverse fonti, di quanto verrà sottolineato nelle conclusioni del vertice Ue di domani e venerdì, sulla base di un'iniziativa nata da Francia, Italia e Germania che negli scorsi mesi hanno inviato una lettera alla Commissione Ue.

 

"Diversi stati membri vogliono dotarsi di uno strumento di controllo come quello che ha la Francia", hanno spiegato fonti diplomatiche, perché l'obiettivo è che ci sia "reciprocità" negli investimenti ma anche negli appalti pubblici tra i Paesi Ue e quelli terzi. "Non si tratta", quindi, spiegano le fonti, di "trasferire competenze nazionali alla Commissione, ma di sviluppare un discorso di sorveglianza condivisa sui settori strategici". Il Consiglio europeo, spigano fonti Ue, darà quindi mandato alla Commissione di proporre come questo sistema Ue di "screening" dovrà operare, anche se le "decisioni restano a livello nazionale".

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