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Fisco: Moscovici, flat tax italiana non aiuta elusione

Cofferati-Schlein (S&D), sbagliato, così si creano paradisi

Pierre Moscovici

Redazione Ansa

BRUXELLES - Grazie ai "notevoli progressi conseguiti negli ultimi anni sulla base delle iniziative della Commissione in materia di scambio di informazioni fiscali, non vi è un rischio evidente di elusione fiscale dovuto" alla flat tax introdotta dal Governo Renzi, la tassa forfettaria di 100mila euro sui redditi prodotti all'estero dai cittadini che decidono di spostare la residenza in Italia. Lo scrive il commissario agli affari economici Pierre Moscovici nella risposta all'eurodeputato tedesco Fabio De Masi (Gue), che gli chiedeva se la tassa italiana non rappresenti un danno al sistema fiscale europeo, favorendo l'evasione.

 

Moscovici chiarisce intanto che la questione non rientra nelle competenze della Commissione Ue: "Gli Stati membri sono liberi di fissare le aliquote d'imposta nazionali", quindi con questa misura italiana "è rispettato il principio di leale cooperazione". Le misure fiscali "dannose nell'Ue" sono disciplinate nel Codice di condotta in materia di tassazione delle imprese, e la flat tax italiana non vi rientra, nemmeno tra le eccezioni, come ha confermato un gruppo di lavoro del Consiglio. Molto critici gli europarlamentari Sergio Cofferati ed Elly Schlein (S&D), che la considerano una risposta "profondamente sbagliata, un via libera sostanziale alla creazione di paradisi fiscali in Europa per i contribuenti più ricchi".

 

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