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Ue-Cina: un centinaio a corteo, 'Pechino fermi repressione'

Amnesty International, impegni su diritti umani siano rispettati

Il premier cinese Li Keqiang (al centro) con i presidenti Donald Tusk e Jean-Claude Juncker

Redazione Ansa

BRUXELLES - L'Ue spinga la Cina a compiere passi concreti sui diritti umani, tema su cui Pechino non sta rispettando gli impegni presi con l'Europa. E' la richiesta di un centinaio di manifestanti, tra esponenti della comunità tibetana e degli Uiguri che vivono della regione autonoma cinese dello Xinjiang, e attivisti delle organizzazioni come Amnesty International e Human Rights Watch, che protestano davanti al Palazzo del Consiglio Ue chiedendo ai leader europei di "sfidare il clima di repressione in Cina".

 

"Il dialogo tra Bruxelles e Pechino sui diritti umani è stato avviato ma i risultati non si vedono - dichiara all'Ansa Philippe Givron di Amnesty International Belgio - sia sulla pena di morte, sia sulle palesi discriminazioni contro le popolazioni del Tibet e degli Uiguri nello Xinjiang. Chiediamo ai leader Ue di tornare a mettere i diritti umani al vertice dell'agenda delle relazioni con Pechino, affinché gli impegni presi dalla Cina non restino solo promesse".

 

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